Destano forti dubbi, perplessità e sconcerto le proposte lanciate dall’ANP (Associazione Nazionale Presidi), per bocca del suo Presidente, Antonello Giannelli a margine di un convegno che si sta svolgendo a Roma sul tema: “La scuola del futuro al MAXXI – Bellezza, efficacia, sicurezza”.
Il sindacato dei Presidi pensa di sostituire le materie scolastiche con gli argomenti ritenendo le discipline non più importanti per favorire il processo di apprendimento degli alunni Ovviamente dietro questa operazione vi sono le famose competenze.
Infatti dall’ANP sono convinti che le conoscenze non servano più e che è fondamentale per l’alunno non quello che sa, ma quello che sa fare.
Sembra una proposta, quella della cancellazione delle materie, fuori del mondo. Ma lo sanno i vertici dell’ANP che gli studenti sono carenti nella lettura e nella scrittura e che le conoscenze sono fondamentali, senza le quali non ci sono competenze che reggano, Si ha l’impressione che si vogliano abolire le conoscenze, i saper disciplinari, pilastri sui cui si è sempre fondata la scuola di ieri.
Ma questi ragionamenti li stanno facendo sul pianeta Terra o forse si trovano sul pianeta Marte? A ciò si aggiunge anche l’idea – avanzata sempre dallo stesso sindacato dei Presidi – di cancellazione delle graduatorie dei precari dando ampia facoltà ai dirigenti scolastici di scegliere i docenti migliori. Ma cos’è un ritorno alla chiamata diretta? Non era stata spazzata via perché ritenuta fortemente deleteria, in quanto innescava un meccanismo perverso e clientelare?
La chiamata diretta per ora è sospesa in attesa di una norma che la cancelli definitivamente, L’ANP, come si ricorderà, ha difeso a spada tratta la riforma della 107 ed in particolar modo l’istituto della chiamata diretta platealmente osteggiato dai docenti.
Purtroppo bisogna constatare che molte proposte avanzate dal sindacato dei Presidi attecchiscono poco perché sembrano un po’ lontane dalla realtà di tutti i giorni e vengono viste soltanto da chi sta sul piedistallo e si rifiuta di scendervi per calarsi effettivamente dalla realtà.
Il ruolo dei dirigente scolastico è soprattutto quello di creare un clima armonioso all’interno dell’istituzione scolastica, un clima sereno che deve portare tranquillità nel lavoro di tutto il personale della scuola e non creare antagonismi che avvelenano l’ambiente di lavoro. Si rifletta seriamente sul futuro dell’istruzione, perché se le premesse sono queste chissà dove andremo a finire. Nel baratro sicuramente….perchè già ci siamo.
Mario Bocola
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