Succede in provincia di Ancona. La tradizionale recita di Natale della scuola ‘Gianni Rodari’, inclusa nell’istituto comprensivo di Maiolati Spontini è stata cancellata a un mese dalla sua programmazione per scelta degli insegnanti.
Alla base della decisione – riporta Rai News – ci sarebbero motivi di opportunità nei confronti dei bambini stranieri che rappresentano circa il 10% della popolazione scolastica. Una scelta subito contestata da alcuni genitori che lamentano anche di non essere stati coinvolti.
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Maiolati Spontini, Tiziano Consoli, secondo il quale quella degli insegnanti “è una presa di posizione troppo forte in un sistema pluralistico come il nostro: togliere la recita di Natale per tutelare alcune persone rischia di scontentarne altre”.
Secondo il sindaco, la recita di Natale “è soprattutto un gioco e un’occasione per stare insieme e divertirsi, annullarla significa ampliare il divario religioso, culturale e dei costumi di ciascun alunno, anziché favorire l’integrazione”.
La recita scolastica di Natale, con il presepe e la messa in scena della nascita di Gesù, si farà.
E sarà – garantisce la dirigente dell’istituto comprensivo “Carlo Urbani”, Patrizia Leoni -, una festa “davvero inclusiva”, in cui anche le famiglie di bambini di altre confessioni religiose potranno portare il loro contributo, con fiabe, recite e tradizioni proprie. E questo perché “la vera integrazione non è togliere qualcosa, pensando di urtare con le nostre tradizioni la sensibilità di altre comunità, la vera integrazione è aggiungere, conoscersi, incontrarsi”.
“Anche il natale è discriminatorio?” Prima era discriminatorio il crocifisso, poi il presepe, ora le recite di Natale. Ma sono i bimbi a sentirsi offesi, o è il fanatismo ideologico di qualche dirigente a spingere per censurare ogni simbolo e tradizione della nostra cultura?”. Così su Facebook Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.
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