Nicolò è un ragazzo che ha cambiato la sua vita. La professoressa gli disse che non avrebbe combinato nulla e avrebbe inscatolato merendine. Negli ultimi anni ha messo sé stesso a disposizione dei più giovani ed ha aperto quattro scuole per i poveri in giro per il mondo, ed è stato proposto come candidato Nobel per la pace. La sua testimonianza è finita nel programma di Rai Uno A Sua immagine, in una puntata speciale, che aveva come ospite Papa Francesco. Qui, Nicolò ha avuto la possibilità di raccontare la sua storia al pontefice e ne ha approfittato per lanciare un messaggio sulla scuola italiana:
“Dovremmo ascoltare un po’ di più i ragazzi. Un professore a cui tengo molto, Enrico Galiano, dice che c’è un’epidemia nella salute mentale dei ragazzi di oggi che stanno molto soffrendo a scuola. Se noi li ascoltassimo un po’ di più forse, anziché giudicare, ci accorgeremmo che hanno bisogno di supporto, di ascolto e di un cambiamento concreto in quello che stiamo offrendo all’interno del sistema scolastico perché è un sistema che non funziona più”.
“L’inquietudine è una grazia – ha risposto Papa Francesco – ho paura delle persone che hanno il cuore quieto. L’inquietudine ti fa capire che ci sono altre cose oltre te stesso”.
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