“Il nuovo sistema di reclutamento, delineato da uno dei decreti attuativi della 107 approvati recentemente dal governo Gentiloni, colpisce a fondo la condizione degli insegnanti”- ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI.
“Le nuove generazioni dei docenti avranno meno diritti, saranno esposti al volere discrezionale dei dirigenti, saranno costretti ad un umiliante, lungo e sottopagato apprendistato.
Il jobs act entra, così, nella scuola e nel pubblico impiego, a vele spiegate. Le scuole private conquistano un potere di ricatto (e di corruzione) come canale di accesso all’insegnamento, in soprannumero rispetto ai vincitori di concorso.
Queste gravissime misure sul reclutamento avrebbero drammatiche conseguenze su tutti gli insegnanti e sull’intera scuola pubblica, provocando definitivamente la frantumazione e la subordinazione della funzione docente” – ha continuato Cangemi, che così conclude: “Facciamo appello ad una immediata mobilitazione del mondo della scuola per fermare questi vergognosi decreti e per chiudere finalmente il triste capitolo della buonascuola”.
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