Il magistrato e presidente dell’Anac Raffaele Cantone, oggi in visita alle scuole del Parco Verde di Caivano, in compagnia della ministra per l’Istruzione Stefania Giannini, nel corso della sua permanenza presso un istituto omnicomprensivo e due istituti superiori, ha sostenuto che la legalità passa soprattutto per la scuola, principalmente in quelle zone difficili in cui è alta la dispersione scolastica ed è difficile il rispetto delle regole e della legalità.
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“Può sembrare banale ma resta la verità, le scuole possono fare più di ogni altra cosa – ha detto Cantone – ricordo quello che diceva Caponnetto ‘in certe realtà invece di mandare l’esercito, bisognerebbe mandare un esercito di insegnanti’. Vedere le facce dei ragazzi, e per me che sono napoletano, immaginare le storie che ci sono dietro è – ha proseguito il numero uno dell’Anac – un momento di grande speranza che va accompagnata alla domanda ‘ma dopo? Cosa succede quando questi ragazzi usciranno da qui?’. Questa è la nostra responsabilità. Responsabilità che, in un momento simbolico e bello come oggi alla presenza del ministro, è un segnale di speranza però poi la speranza dobbiamo accompagnarla a fatti concreti”.
“Ovviamente le strutture repressive ci devono essere, ma ci deve essere anche la speranza e la scuola deve essere un punto di riferimento – ha spiegato Cantone ricordando la sua esperienza da magistrato alla Dda di Napoli – occorre dare dei buoni esempi e provare ad essere credibili con i fatti”.