E anche Raffaele Cantone, il presidente dell’Autorità anticorruzione, entrò nella scuola, non come prof, ma come intercessore del popolo dei docenti affinché vigli per evitare i sicuri fenomeni di corruzione che inevitabilmente sorgeranno.
A lui infatti i docenti Partigiani della Scuola Pubblica (Psp) hanno chiesto di farsi parte attiva e “che la Sua autorevole figura possa intercedere verso il MIUR affinché opportunamente si modifichi la legge 107/2015, la cosiddetta Buona Scuola”.
I Psp “temono che non basti la vigilanza Anac per impedire che la scuola pubblica, grazie a questa legge che il governo Renzi ha unilateralmente partorito, diventi un mostro a due teste, una politica e l’altra economica, che si alimenta del sangue delle famiglie e della schiavitù dei docenti”.
LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.
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E per sottolineare questa reale possibilità i Psp propongono pure un eventuale incontro pubblico.
Infatti nei giorni scorsi avevano scritto a Cantone, chiedendo un “immediato ripristino” delle graduatorie d’insegnamento, eliminate dalla Buona Scuola, come prevenzione della “corruzione nelle scuole”. Ora hanno scritto di nuovo sottoponendo “altri elementi” che “dimostrano come la attuale riforma della scuola tenda a trasformarla in un organo che offre da più parti occasioni di corruzione”.
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