Attualità

Irama: “Quello che canti ai teenager è importante, ma il compito di educare i giovani ce l’hanno i genitori”

Il cantante Irama, al secolo Filippo Maria Fanti, 28 anni, è stato tra i protagonisti del Festival di Sanremo 2024 con il brano “Tu no“. Intervistato da Luca Dondoni per La Stampa l’artista originario di Carrara ha discusso anche di educazione dei giovani.

“Con le canzoni non si fanno le rivoluzioni”

Irama ha risposto ad una domanda relativa all’influenza che hanno sui giovanissimi i trapper, spesso modelli non proprio positivi. Ecco la sua risposta: “Parto da una frase di Guccini: ‘con le canzoni non si fanno le rivoluzioni’. Questo è anche il mio pensiero sulla musica e sul suo impatto reale. Quello che dici e canti a migliaia di teenager che ti ascoltano come se fossi l’oracolo è importantissimo”.

“A volte però gli artisti usano le canzoni come tele per raccontare quello che vedono o anche solo quello che immaginano. Quando scriviamo una canzone o una barra dobbiamo mettere in campo molta responsabilità, ma il compito di educare i giovani ce l’hanno i genitori. Il mondo è pieno di input positivi e negativi. Chi ascolta deve potersi fare una sua opinione”, ha concluso. Insomma, i cantanti secondo lui dovrebbero fare attenzione a ciò che cantano, ma alla fine la responsabilità è sempre e comunque dei genitori.

Musica trap, cattivo modello per i giovani?

Qualche mese fa lo psichiatra Paolo Crepet ha riflettuto sull’influenza della musica trap sui giovanissimi: “Trap vuol dire droga”. Il cantante Frankie hi-nrg mc lo ha incalzato: “Questa è una sua deduzione, non è vero. Nessuno che ascolta la trap diventa assassino”.

“Non lo è, è slang inglese. Se vogliamo avere una visione buonista va benissimo. Chi ascolta la trap diventa un drogato, diventa uno che usa un certo tipo di psicofarmaci. No? Sono tutte persone che vanno in convento?”, ha concluso con sarcasmo.

Ghali a “Che Tempo Che Fa“: ecco perché i giovani si ritrovano nella trap

Di trap ha parlato anche un altro partecipante a Sanremo 2024, il cantante Ghali. “La trap ha la stessa funzione di quel che facevano un tempo i cantautori, riferivano il codice della strada, come De André che usava lo slang della strada, e degli ultimi. I giovani ci si ritrovano perché riconoscono il linguaggio della vita vera”, ha detto a “Che Tempo Che Fa“.

Redazione

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