Continua il caos per le assegnazioni delle supplenze. Come riporta il “Corriere del Veneto” la situazione nella regione settentrionale è critica.
Dopo che 820 docenti da settembre ad oggi sono stati inseriti in graduatoria e hanno preso servizio scalzando altrettanto supplenti, ora pare che toccherà fare a tutti marcia indietro perché i ricorsi sono stati respinti dal Tar. Che fare dunque? Tutti gli 820 docenti ricorrenti verranno licenziati e al loro posto arriveranno altri supplenti, gli ennesimi.
In poco meno di tre mesi alcuni ragazzi avranno avuto ben tre docenti diversi. I genitori si stanno mobilitando scrivendo alle autorità competenti, ma non c’è nulla da fare: “Sinceramente non ci capiamo più niente – dicono i ragazzi – non si sa quando finirà questo valzer”.
Alcuni dirigenti scolastici hanno chiamato perfino aspiranti non inclusi in graduatoria. A mancare sono anche i presidi: 168 in Veneto, 40 andranno in pensione a giugno. Il Miur, però, bandirà un concorso per soltanto 285 posti in tutta Italia. Pochissimi se si considerano le reali necessità delle regioni.
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