Attualità

Capacità di attenzione dei giovani ridotta: lo dicono gli psicologi e gli esperti alla Innovation Week

È alle porte Maker Faire, la fiera delle invenzioni e degli “artigiani digitali”, dal 20 al 22 ottobre a Roma e in questi giorni è stata preceduta dalla Innovation Week, da cui arriva il monito: social network e schermo incidono sulla crescita e sui comportamenti, soprattutto nei più giovani. Psicoanalisti e psicologi già da alcuni anni hanno lanciato l’allarme sulla ridotta capacità di attenzione e concentrazione nei giovani, a causa della costante ed eccessiva esposizione ai flussi di informazioni online, sottolineando come i dispositivi elettronici sono particolarmente gratificanti per gli adolescenti, rispetto ai bambini e agli adulti, poiché le risposte neurali agli stimoli ambientali sono più marcate e prolungate in adolescenza, In questi casi, dicono gli esperti c’è il maggior rilascio di dopamina, soprattutto quando mediano un’interazione sociale. “L’influenza sui processi psichici, razionali e affettivi, individuali e gruppali, ha bisogno di essere inquadrata in una prospettiva scientifica e multidisciplinare“, ha dichiarato Adelia Lucattini, membro della Società Psicoanalitica Italiana. I ragazzi sono grandi utilizzatori di social network, come Instagram, Tik Tok, WhatsApp, YouTube e spetta agli adulti, famiglie e docenti, comprendere i social media, capaci di innescare azioni collettive positive e negative, con l’estensione della rete amicale e sociale, farlo è necessario e sempre più importante. Emerge infatti la crescente propagazione di sentimenti distruttivi tramite il web, da qui la necessità di comprendere questi fenomeni partendo dai fondamenti scientifici e da una visione ampia e profonda.

La ricerca: social immersivi e Second Screen TV

Sono numerosi gli studi che hanno evidenziato che le attività online di comunicazione e di intrattenimento sono particolarmente rilevanti per l’autonomia psicosociale degli adolescenti, poiché sono uno dei fattori che promuovono lo sviluppo dell’identità personale e attivano la capacità di avviare e mantenere relazioni significative con i coetanei e con i familiari. I social media immersivi, dicono ancora gli esperti riuniti alla Innovation Week, influenzano i comportamenti in un modo molto più incisivo degli altri mezzi di comunicazione. E non è da trascurare il fenomeno diffusissimo – non solo tra i giovani – della Second Screen Tv, quella pratica che consiste nel fruire di contenuti televisivi di varia natura contemporaneamente su più dispositivi diversi, in genere due appunto, ovvero la televisione o uno schermo televisivo di altro tipo e un dispositivo mobile come smartphone o tablet.

La lingua dei social

Esperti e psicologi dalla Innovation Week avvisano e informano famiglie e insegnanti di quanto sia importante prestare attenzione allo stile con cui ci si esprime nelle comunicazioni digitali, che dovrebbe essere improntato al rispetto dell’altro e alla buona educazione, favorendo la ricchezza linguistica che facilita la comprensione soprattutto dei messaggi scritti, elementi indispensabili per mantenere e coltivare relazioni e rapporti interpersonali di buona qualità. I social invece hanno trasformato abitudini e costumi, facendo slittare, pericolosamente la società della comunicazione verso società della conversazione, del pourparler inteso come improvvisazione, frasi fatte. La semplificazione eccessiva, dice ancora Lucattini, la frammentazione di frasi e pensieri, la banalizzazione sono una via regia, per l’ideologia e per slogan che si adattano a qualunque contesto, senza alcun pensiero critico, capacità di riflessione e possibilità di fare le necessarie distinzioni.

L’invito alla scuola

Da Innovation Week arriva l’invito a stimolare la scuola, affinché coinvolga in modo partecipativo ragazzi, genitori e famiglie nella formazione digitale, senza mortificare il piacere del gioco e della comunicazione ludica, socialmente condivisa, in rete. È opportuno considerare la dimensione dei social come un’estensione del mondo reale nel virtuale, che prende origine ed è guidata dal mondo interno, in tutti i suoi aspetti, consapevoli e inconsci. Solo così, confermano gli psicologi, è possibile un utilizzo proficuo dei social media nel presente e gettare le fondamenta di uno sviluppo tecnologico futuro privato degli aspetti tossici che ben conosciamo. In tal modo, si valorizzeranno, sempre più, gli aspetti vitali, propositivi e creativi che migliorano la vita, di tutti.

Carmelina Maurizio

Articoli recenti

Docente tutor anche nelle scuole medie, Valditara si impegna per il prossimo anno

“Il prossimo anno contiamo di estendere il docente tutor anche alle scuole medie o almeno…

07/11/2024

L’educazione digitale scuola non è portare gli alunni nell’aula informatica: per Save the Children si deve incrociare con le discipline – INTERVISTA

“Quello che accade nelle classi sull’uso del digitale dipende dalla volontà del singolo docente che…

07/11/2024

Concorso docenti di religione cattolica. Le risposte alle vostre domande

D) Quando si può presentare la domanda per partecipare al concorso ?R) La domanda per…

07/11/2024

Interpelli scuola, come rispondere? VIDEO TUTORIAL e lista USR

Dall'anno scolastico in corso, le tradizionali Domande di Messa a Disposizione (MAD) sono state sostituite…

07/11/2024

Alunno 13enne si lancia dal quarto piano di un palazzo per i brutti voti: lo ha spiegato in un biglietto, rischia la vita

Un altro caso di tentativo di suicidio da parte di un adolescente: stavolta si tratta…

07/11/2024

Post contro le Frecce Tricolori sui social, bufera su una prof: “Vergogna che continui percepire lo stipendio”. Lei si difende

Una questione che sta facendo molto discutere. Una insegnante di un liceo di Venezia ha…

07/11/2024