“Cara Carrozza, basta proclami: è l’ora di sbugiardare i baroni!”
Stavolta il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca viene tirato per la giacca. Protagonista del gesto è Giampiero Gallo, ordinario di econometria all’Università di Firenze, che durante il suo intervento tenuto a Firenze, sul palco della Stazione Leopolda, si rivolge al responsabile del Miur per incitarlo a combattere il sistema di potere universitario.
“Cara ministra Carrozza – dice l’accademico – non faccia proclami, e passi alla storia come quella che ci ha disintossicato dalle logiche del baronato”. Gallo, inoltre, chiede a Carrozza, anche lei docente accademico, di prendere le dovute distanze da quei docenti, non sempre rettori, che hanno in mano le sorti e le economie degli atenei italiani. “Vanno sbugiardati una volta per tutti i baroni che parlano con la bocca a c… di gallina”, ha detto l’ordinario di econometria.
Gallo, infine, ha chiesto al ministro Carrozza di mettere a bilancio “risorse per far entrare i ricercatori”. Una categoria da sempre preziosa per il mondo universitario, ma invece da qualche tempo messa ad esaurimento. E sempre più spesso costretta ad operare mantenendosi con borse di studio o preventi non statali.