L’onorevole Bianca Laura Granato del movimento 5 stelle ha rilasciato un video in cui lancia un attacco ai docenti precari di terza fascia. Forte la protesta, veemente l’indignazione, cocente la rabbia di docenti che si vedono mortificati nella propria dignità e feriti nell’amor proprio. Chi sono questi docenti precari di terza fascia? Ricordiamolo.
Si tratta di personale laureato che, ogni anno, da settembre a giugno, consente l’apertura delle scuole pubbliche e il regolare svolgimento dell’attività didattica. Docenti che con dedizione, cura, amore, sacrificio, passione mettono a disposizione le loro risorse fisiche, mentali e morali a servizio dello Stato. E lo fanno da tre, cinque, dieci anni.
In qualsiasi paese civile, l’esperienza sul campo (tesoro di valore inestimabile) viene valorizzata con una precisa formazione seguita da una vera stabilizzazione. Lo stesso decreto dignità, voluto dal movimento 5 stelle, di cui l’onorevole fa parte, prevede la stabilizzazione di chi ha 36 mesi di servizio ma non si comprende perché i docenti ne debbano essere esclusi.
L’onorevole Granato, inoltre, accusa i docenti precari di aver fatto dei ricorsi per sanare la loro situazione, come fosse un atto spregevole. L’onorevole, come ricordano i docenti precari, ignora che un precario, maltrattato e sfruttato ( tra le altre cose, la stessa Europa ha rimproverato più volte l’Italia per abuso di precariato) ha tutto il diritto di fare ricorso, nel momento in cui si vede ledere i propri diritti.
Come può un esponente politico ignorare ciò? E nel video ripete che, nel bandire il concorso ordinario selettivo, loro si attengono alla Costituzione ma ignorando, volutamente o per ignoranza, che in passato ci sono sempre state sessioni riservate di abilitazioni, volte a sanare giustamente il precariato. Alla SSIS, per esempio, coloro che avevano 360 giorni di servizio, accedevano senza selezioni e poi entravano nelle gae da cui si otteneva il ruolo, a differenza dei neolaureati.
Nel 2013 i docenti che avevano raggiunto le tre annualità di servizio hanno avuto la possibilità di fare un pas (percorso abilitante speciale) e poi di accedere al concorso non selettivo, voluto proprio dal movimento 5 stelle. I docenti, anche in questo caso, hanno ricordato le falsità divulgate.
Ancora, il governo emanerà un bando di concorso non selettivo per i diplomati magistrali che hanno due anni di servizio nelle scuole statali. Questo come lo spiega l’onorevole? NON LO SPIEGA.
Altra cosa: l’onorevole, sempre nel video, dice che in passato le sessioni riservate di abilitazione venivano espletate perché i concorsi si facevano ogni dieci anni. Ignora che è proprio questo il problema più grande per i docenti precari di terza fascia. Nei concorsi 2013, 2016, 2018 il requisito imprescindibile per potervi accedere era l’abilitazione e gli ultimi percorsi abilitanti risalgono al 2013 per cui non c’è stata alcuna possibilità per i docenti precari di terza fascia, la categoria più maltrattata e discriminata in assoluto, di mettersi in gioco. E i governanti continuano ad infierire vergognosamente. Ma poi dov’è finito il punto 22 del contratto di governo che prevedeva una fase transitoria per superare il precariato?
Tutto disatteso e cestinato ignobilmente. La cosa che più addolora e rammarica è vedere un esponente politico rivolgersi con toni così saccenti e boriosi nei confronti di docenti precari che loro, in quanto esponenti politici, dovrebbe solo sostenere e agevolare nella stabilizzazione. Invece non solo non provvedono a stabilizzarli seriamente e doverosamente ma addirittura si accaniscono con messaggi pungenti e sferzanti.
Ci sarà un motivo per cui il movimento 5 stelle sta perdendo consensi ovunque? Una domanda sono in grado di porsela e soprattutto si chiedono il motivo per cui tutti i sindacati hanno deciso di appoggiare la richiesta di stabilizzazione VERA dei docenti?
Ricordiamo che il 12 marzo in tutta Italia ci sarà un SIT in di protesta con il quale CISL CGIL E UIL unitariamente chiederanno la stabilizzazione dei precari. I GOVERNANTI dovranno capacitarsi del fatto che i docenti precari, finchè avranno forza e respiro, rivendicheranno i loro diritti lesi e bistrattati in tutti questi anni.
Una è la frase ricorrente tra i docenti precari che devono confrontarsi con una politica sorda e indifferente alle istanze: MALA TEMPORA CURRUNT. Speriamo finisca presto.
Sara Mottola