Le rappresento la presente in qualità di docente di diritto ed economia, precario, inserito in GAE ed inserito in 1^ fascia delle GI.
Io come tanti altri miei colleghi non di ruolo stiamo anche noi soffrendo sulla nostra pelle gli effetti di questa terribile pandemia.
“Nessuno sarà lasciato da solo”; “nessuno sarà lasciato indietro”;
Abbiamo registrato e sentito tanti slogan ma, oltre ad essere in balìa ormai della confusione, disperazione e rabbia, oggi, tutte quelle rassicurazioni ci sembrano davvero uno sberleffo.
Il modello che il nostro governo, di cui Lei fa parte integrante, voleva che l’Europa intera seguisse, il decreto Cura Italia, soddisfazione motivata per la portata economica del dispositivo e dal nome quanto mai paradigmatico, alla prova dei fatti, per noi precari, supplenti brevi e saltuari, che ci vediamo rinnovare di mese in mese contratti a tempo determinato, con il sopraggiungere del 3 aprile 2020, si è dimostrato per la nostra bistrattata categoria di seconda serie, un autentico bluff.
Abbiamo tutti, già pronti presso le scrivanie delle segreterie degli istituti, i contratti formulati, sottoscritti, delle proroghe che, però, a causa della chiusura del nodo N19 su SIDI non possono essere caricati a causa di un sedicente monitoraggio dell’andamento del
complesso delle supplenze in relazione a quelle stipulate nel triennio precedente.
Nel frattempo, fino ad oggi, gli studenti che stavamo seguendo, tra cui anche ragazzi con bisogni educativi speciali, hanno i nostri riferimenti e nel bene o nel male attendono sempre i nostri interventi e sono a noi legati con un rapporto quotidiano reciproco.
Le chiediamo di dare seguito alla presente dando direttive per una rapida risoluzione di tale impasse, un vicolo cieco che ha trovato una battuta d’arresto lo scorso 3 aprile e ha lasciato noi precari, supplenti saltuari e brevi in braghe di tela, non avendo più prospettiva per questo anno scolastico, considerata la sospensione delle lezioni in presenza, ma che fino al mese
di marzo scorso abbiamo contribuito anche a noi a sostenere, tenere in piedi, facendoci trovare pronti quando il sistema scuola aveva bisogno di affrontare problematiche inerenti alla rapida copertura delle classi che i docenti titolari all’occorrenza lasciavano incustodite per propri congedi.
Il supplente saltuario e breve e, nella fattispecie, altresì, inserito in GAE e nel 1^ fascia delle GI meriterebbe maggiore rispetto soprattutto in questo momento.
Giuseppe Santagata
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