Cara ministra, noi GaE restiamo precari e altri non si “saziano” mai

Gentile Ministra, i docenti precari storici delle GAE iniziano a intravedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel delle ingiustizie, nel quale sono finiti dopo l’approvazione della legge 107.
L’accordo firmato coi sindacati il 29/12 aumentando del 5% la percentuale di immissioni in ruolo per le Gae, pur non cambiando radicalmente la nostra situazione è un segnale che ci dimostra che non siamo più così invisibili come ci pareva di essere fin’ora.
Questo 5% naturalmente non risolverà i problemi di chi l’anno prossimo non riuscirà ad essere assunto, ancor di più se ci saranno nuovamente assegnazioni provvisorie selvagge e senza requisiti, come è accaduto lo scorso anno. Tali assegnazioni, infatti, concesse a tutti i neoimmessi anche senza titolo, tolgono la possibilità a precari storici da vent’anni, di ottenere l’incarico annuale e li trasformano in disoccupati, creando al sud una grave emergenza lavorativa.
Tutelare e accontentare chi possiede un lavoro a tempo determinato, a discapito di chi sopravvive grazie ad uno stipendio percepito per soli 9 mesi all’anno non ci sembra equo.
I precari, che hanno deciso in maniera sofferta di non presentare domanda di assunzione nell’agosto del 2015, sono stati costretti a una scelta del genere perché :

  1. sapevano di non poter vivere fuori mantenendo due case con lo stipendio da docente
  2. sapevano di non poter lasciare i figli piccoli, in alcuni casi anche disabili
  3. sapevano di non poter affidare a nessuno genitori anziani o invalidi.

Sono stati costretti, cioè, a scegliere tra il diritto alla stabilizzazione e le proprie famiglie. Sono stati costretti da una legge miope (contestata agli albori dalle stesse sigle sindacali) che, contravvenendo ai principi costituzionali, ha posto un aut aut.

I docenti precari, pertanto, hanno deciso a malincuore – perché anche loro avrebbero desiderato di gran lunga una stabilizzazione – di rimanere in GaE per essere immessi in ruolo successivamente nelle proprie province, continuando a lavorare nell’attesa con le supplenze. Purtroppo però la Legge è stata modificata proprio in quel punto controverso che prevedeva l’assunzione lontano dalle proprie famiglie.

I precari sono stati quindi traditi da quelle modifiche e si sono ritrovati senza neanche quelle supplenze che per alcuni rappresentavano l’unica fonte di reddito o garantivano loro un tenore di vita dignitoso. Se la situazione dello scorso anno si reiterasse, la maggior parte dei precari si ritroverebbe ancora senza alcuna speranza di immissione in ruolo e con poche possibilità di incarico annuale. Le immissioni in ruolo andrebbero fatte accantonando quanti più posti possibili, perché solo così lo Stato tutelerebbe tutti i lavoratori senza privilegi per alcuni. La parte più debole, costituita in questo caso dalle Gae, ha diritto ad essere tutelata da Governo e sindacati.

Purtroppo chi è stato immesso in ruolo grazie a questa legge, oggi si lamenta anche del 30% assegnato alla mobilità territoriale, ignorando forse che per legge alla mobilità territoriale spettava il 25% e il restante 25% a quella professionale. Dunque anche per loro il 5% in più.

Ma vogliono tutto.

È vero il proverbio che dice “il sazio non crede al digiuno”.

Ci auguriamo che in futuro Lei continui a operare in base a giustizia, equità e buon senso, così come ci è sembrato in questa fase iniziale.

Buon lavoro e buon anno

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024