Il 28 Aprile la ministra Giannini intervenendo a Rainews24 difendeva a spada tratta l’attuale concorso “truffa”, affermando che lo scopo del Governo è sapere se gli insegnanti sanno insegnare e se sono dei buoni insegnanti.
Cara ministra, credo di interpretare il pensiero comune a tutti quelli che hanno a che fare con la pubblica istruzione, anche a noi farebbe molto piacere sapere se l’esponente di Governo sa fare il ministro e se è brava a farlo. Come possiamo valutarla? Si potrebbe partire dalla crisi della Stranieri di Perugia, l’ateneo di cui è stata rettrice per nove anni fino al 2013.
Nel suo novennato gli studenti si sono ridotti a un terzo rispetto al 2002-2003 ultimo anno prima della sua nomina a rettrice. Nell’Italia della meritocrazia, una volta affossata l’Università, il premio è il MIUR. Ma siamo buonisti e garantisti, per giudicarla potremmo farle cinque domande aperte di glottologia, per capirci stessa tipologia di quelle che Lei ha messo nel concorso con gli stessi tempi, capirebbe da brava docente quale Lei è stata per 22 anni come è difficile sintetizzare la vastità di un singolo argomento in 15 minuti circa.
Cara ministra avrebbe avuto un minimo di logica che tutti i docenti abilitati per essere valutati fossero stati monitorati per un intero anno scolastico da una commissione che comprendesse Dirigente Scolastico, colleghi, rappresentanti dei genitori e per le scuole secondarie di secondo grado anche rappresentanti di classe degli alunni. Forse sarebbe stato più serio al posto di questo scriteriato concorso. O forse una volta abilitati, una volta vinto il concorso entreremo di ruolo solo se supereremo l’anno di prova, così sarete sicuri che siamo bravi a insegnare.
Una precisazione cara ministra, ieri 6 Maggio, ha dichiarato che per essere insegnanti di ruolo bisogna vincere il concorso altrimenti bisognerebbe cambiare la Costituzione. Ministra “non lo dica a nessuno è un segreto” provi a chiedere agli abilitati SSIS che oggi sono di ruolo quale concorso hanno vinto.
Cara Ministra grazie di avere così a cuore la scuola, immagini cosa accadrebbe se come supplenti ci fossero laureati privi di abilitazione, ministra anche questo è un segreto, ci sono già, per fortuna!