Il vice Brigadiere Mario Cerciello Rega ucciso a Roma con undici coltellate il 26 Luglio (fonte: Adnkronos)
Gli italiani hanno tanti difetti, ma anche un cuore grande, che nel momento del bisogno si trasforma in generosità e affetto. Sono i sentimenti prevalsi a seguito della barbara uccisione a Roma del vice brigadiere Mario Cerciello Rega. A pochi giorni di distanza dall’accaduto, prima ancora che si svolgessero le esequie del carabiniere, è partita una gara di solidarietà, attraverso delle donazioni, tramite conto corrente, da destinare alla sua famiglia.
A portare avanti la possibilità di sostenere i cari dell’agente ucciso a Roma è stato il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri: per rispondere alle “numerose richieste di cittadini che hanno manifestato l’intendimento di devolvere un contributo di solidarietà”, si legge nella comunicazione emessa dal Comando, si “comunica la possibilità, per chiunque lo desideri, di effettuare il versamento sul conto corrente bancario intestato al Fondo Assistenza, Previdenza e Premi per il personale dell’Arma”.
Alcuni rappresentanti del mondo della scuola hanno già detto sì.
Tra i primi ad aderire all’iniziativa figura, ad esempio, l’Anp di Roma, guidata da Mario Rusconi, che nel descrivere il carabiniere campano trafitto da undici coltellate come “un esempio di passione professionale e di generosità umana”, ha assicurato che la sezione romana del sindacato dei dirigenti scolastici ed alte professionalità “darà un contributo” per sostenere i cari dello sfortunato vice brigadiere.
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