Card docente: ancora polemiche (non tutte fondate)

L’introduzione della card del docente si sta inevitabilmente accompagnando a polemiche e proteste, alcune comprensibili, altre meno.

Molti docenti continuano a lamentarsi per le difficoltà incontrate nella procedura necessaria ad ottenere l’identità digitale. Difficoltà del tutto reali ed evidenti (le abbiamo sperimentate noi stessi) ma talora legate anche agli strumenti utilizzati: alle volte, infatti, basta cambiare il browserdi accesso al provider che rilascia l’identità digitale per ottenere risultati decisamente migliori; altre volte può essere utile accedere in orari meno di punta.
Le critiche adesso si stanno però spostando sui contenuti del portale Carta del docente
Molti insegnanti segnalano che sul portale non ci sono di fatto servizi e offerte, ma questo è del tutto normale: anche enti e altri soggetti hanno iniziato ad accedere alla piattoforma solo da poche ore e quindi è ovvio che, per il momento, nel sito si trova ancora poco o nulla.
C’è già chi grida allo scandalo perchè non si trovano in elenco prestigiose università, ma anche in questo caso bisognerà avere un po’ di pazienza e aspettare che le Università si registrino al servizio.
L’inserimento di enti, associazioni e fornitori non è infatti automatico ma deve essere fatto da ciascun singolo soggetto.  
Poi ovviamente c’è anche da mettere nel conto che, per le più diverse ragioni, non tutti possono avere interesse ad essere presenti nel portale della Carta del docente.
E’ chiaro che enti e fornitori che hanno “prodotti” da offrire fin da subito sono interessati ad essere presenti nel portale al più presto, ma se una associazione ha in programma corsi di formazione solo a partire da gennaio o febbraio potrebbe anche decidere di registrarsi con calma nelle prossime settimane.
Insomma, per poter dire se il sistema funziona o meno, è meglio aspettare ancora qualche settimana.  
Questione diversa è quella relativa al giudizio “politico” sulla operazione bonus di 500 euro: su questo punto si tratta di opinioni ed è del tutto legittimo che ognuno abbia la propria.

 

 

Reginaldo Palermo

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