Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale, a margine della conferenza stampa in cui sono stati presentati i bandi Pnrr per il settore istruzione, assieme al ministro Patrizio Bianchi, e alla ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha dichiarato: “Con i bandi per la costruzione di nuovi asili, scuole, mense e palestre, grazie alla sensibilità del ministro Bianchi, apriamo la strada all’abbattimento del muro della diseguaglianza tra Nord e Sud. Andrà al Mezzogiorno il 49 per cento dei 5,2 miliardi messi a gara per opere da realizzare entro 5 anni. Nei capitoli dove il Sud è più indietro questa percentuale sale ulteriormente, proprio allo scopo di recuperare i divari: per gli Asili Nido si arriva al 55,2 per cento delle risorse; per mense e tempo pieno al 57,6; per le palestre al 54,2. E’ una svolta senza precedenti che dice a 20 milioni di cittadini meridionali e ai loro figli: potete sperare, il sistema Paese lavora anche per voi, soprattutto per voi”.
“Mi impegnerò perché uno schema analogo sia applicato in ogni singolo capitolo del Piano di Ripresa: chi ha avuto di meno ieri deve avere di più oggi, per raggiungere uno standard di servizi, infrastrutture, opportunità che non discrimini mai più gli italiani in base al luogo dove sono nati o vivono”.
E poi ha aggiunto: “Per la prima volta in legge di bilancio abbiamo attuato una disposizione costituzionale inattuata da 20 anni che non ha fatto altro che allargare i divari territoriali. Abbiamo invece inserito, definito e finanziato i livelli essenziali delle prestazioni proprio per la funzione asili nido, stabilendo il livello minimo di posti negli asili nido che tutti i Comuni dovranno garantire e assicurare, senza alcuna eccezione da Nord a Sud: 33 posti ogni cento bambini residenti”.
“Questi bandi e gli schemi di decreto che sono stati predisposti dal ministero per l’Istruzione testimoniano la sincerità dell’impegno del governo Draghi a favore della riduzione dei divari territoriali. E la scuola è il primo vero grande banco di prova con cui ci siamo cimentati nell’azione di recupero dei divari tra il Nord e il Sud del Paese”.
“Il risultato è sotto gli occhi di tutti ed è assolutamente soddisfacente per il Sud e anche per le Aree Interne se è vero come è vero che su 5 miliardi e 200 milioni di euro circa il 49% del totale sarà destinato al Mezzogiorno”.
“Queste è anche la dimostrazione di una perfetta integrazione tra strumenti di programmazione diversi perché con il Pnrr noi costruiamo le strutture, i mattoni, poi per evitare che magari in alcune aree del Paese queste strutture si trasformino in cattedrali nel deserto, con i fondi ordinari appostati in legge di Bilancio noi finanziamo il servizio e quindi facciamo in modo tale che queste infrastrutture si trasformano in servizio. La riduzione dei divari e il superamento delle disuguaglianze territoriali tra Nord e Sud non rappresenta più la richiesta a volte inascoltata di una parte del Paese, o di un ministro per il Sud, ma una missione nazionale di cui tutti ci sentiamo responsabili”.