Cari assunti nella fase B, basta bugie: nessuno vi ha obbligato!

Sono veramente stanco. E’ giunto il momento di fare chiarezza. E nel mio piccolo ci proverò, dando più ampia diffusione a quest’articolo. Vocabolario alla mano, leggo:

“volontario”: che è fatto secondo la volontà (facoltà e capacità di volere, di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati);

“facoltativo”: lasciato in facoltà di qualcuno, alla sua libera scelta;

“esiliato”: sottoposto a pena limitativa della propria libertà personale, con specifico riferimento all’allontanamento da un luogo desiderato o dalla propria abituale residenza;

“deportato”: condannato alla pena della deportazione, cioè allo stare forzosamente in un posto non gradito.

Dunque, se il docente X sceglie VOLONTARIAMENTE di fare una domanda FACOLTATIVA non può AUTODEFINIRSI nè ESILIATO nè DEPORTATO perchè l’esilio e la deportazione costituiscono un atto coatto eseguito da terzi, cioè INDIPENDENTE dalla propria volontà.

E’ chiaro esiste anche “l’esilio volontario”, appunto un ESILIO VOLUTO.

Basta passare un messaggio SBAGLIATO ai media, ai politici “distratti”, alla gente! Non se ne può più! Avete deciso voi di ANTEPORRE il RUOLO alla vostra FAMIGLIA! Ed ora, pentiti, chiedete di metterci una “pezza”, avanzando come un trattore e accampando “non-diritti” che calpestano i DIRITTI dei docenti delle GaE.

Neoimmessi in fase B, non affermatevi come “eroi”, siete “ben visti” semplicemente perchè avete aderito al piano assunzionale del governo. Per questo, ottenete qualcosa, non certo per il “bombing” twetteriano o per il “tampinamento” al politico di turno. Dopo le assegnazioni provvisorie, dopo aver strappato centinaia di posti di lavoro ai precari, cosa altro desiderate?

Da docente di ruolo chiedo rispetto per i colleghi delle GaE che hanno dimostrato grande dignità e non hanno mercificato la loro coerenza.

E poi, cosa chiedono quelli delle GaE? Semplice, il rispetto dei “patti” iniziali, punto. Fermatevi un attimo e riflettete: state spazzando via i vostri colleghi precari, semplicemente “colpevoli” di non aver fatto la stessa vostra scelta.

Meditate, io lo farei. A lungo.

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