Nel mio lungo peregrinare pre-ruolo, ho incrociato sovente classi difficili, frutto di un particolare background culturale. Ho sempre anteposto l’educazione all’insegnamento della materia; ho sempre cercato di trasmettere ed infondere concetti quali rispetto delle regole e del prossimo. Ho spesso spiegato che quando si va in un determinato luogo o si partecipa ad una competizione, concorso o attività bisogna sempre attenersi al “regolamento”. Se non ci piacciono le regole non è detto che dobbiamo parteciparvi nè tantomeno parteciparvi con l’intento, poi, di sovvertire e modificare quelle regole a discapito di chi quelle le aveva accettate, partecipando, o rigettate, non partecipando.
E poi, molti di fase C altro che ribellarsi alle regole: devono solo ringraziare questo piano di assunzioni; già, perchè molti (chiaramente, non tutti) avevano pochissima esperienza scolastica ed occupavano, con punteggio basso, i bassifondi delle graduatorie ad esaurimento. Ed ora sono di ruolo! Come ci si può lamentare? Accettate serenamente le regole e “proteggete” i vostri colleghi precari. Personalmente, proverei un forte magone nell’alzarmi la mattina per andare a scuola, sapendo che ho sottratto lavoro ad un collega per una scelta che poi ho rinnegato.
La rete Scuola di Cittadinanzattiva ha lanciato il contest fotografico "Scatti di sicurezza", rivolto a…
Educare alla pace e alla non-violenza sta diventando un obiettivo sempre più importante e decisivo…
Lunedì 18 novembre presso la Sala della Regina di Montecitorio si è tenuta la presentazione…
Dal 2010, l’Istat ha avviato il progetto Bes (Benessere Equo e Sostenibile) per misurare il…
Oggi, lunedì 18 novembre, alle ore 11.30, nella Sala della Regina di Montecitorio si svolge…
Come riporta Cisl Scuola, sta circolando sul web la notizia secondo cui nella procedura per…