Il collega francese Jean Villot si uccide per una denuncia della famiglia di uno studente che aveva rimproverato, e i docenti francesi scendono in piazza contro l”ondata di violenza di genitori e alunni in Francia.
Lo scorso anno in Italia, dopo una recrudescenza di violenza sugli insegnanti da parte di genitori e studenti nell’indifferenza degli altri insegnanti e dei Dirigenti Scolastici che tentano sempre di occultare i fatti per il buon nome della scuola, con un’insegnante accoltellata e sfregiata permanentemente, con insegnanti presi a schiaffi, a pugni, a calci, a sputi, insultati e derisi (come da documentazioni filmate) noi non siamo stati in grado di fare nulla.
Di concreto solo una petizione promossa da Professione Insegnante che è stata firmata da appena 90.000 docenti, gli insegnanti sono oltre 800.000.
Non siamo stati in grado di fare una manifestazione nazionale, i sindacati non hanno fatto nulla se non convegni e comunicati stampa sul problema e il governo attuale, pur affermando l’esistenza e l’urgenza del problema da affrontare a livello legislativo, Bussetti per prima non ha fatto il medesimo nulla.
Aspettiamo anche noi il morto?
La terra sia lieve al collega francese visto che la vita professionale per lui è stata pesante ma almeno i suoi colleghi sono scesi in piazza, in Italia indifferenti a tutti, si limitiamo allo sport nazionale, il lamento.
Libero Tassella
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