Un docente fa bene a comunicare con i propri studenti, Whatsapp, via email o condividendo l’amicizia su Facebook?
Non c’è una regola scritta. Ma occorre sicuramente buon senso, che in linea generale apre a questo genere di rapporti interattivi solo per esigenze pratiche: come quella di comunicare, ad esempio, durante le esperienze di alternanza scuola-lavoro; oppure durante le visite culturali; o, ancora, durante l’estate o durante la sospensione delle lezioni durante l’anno, sempre per motivi formativi.
Andare oltre a questo genere di rapporti, instaurandoli per una comunicazione ordinaria e quotidiana, può comportare invece qualche problema.
A pensarla così è Gianni Zen, dirigente scolastico del liceo Brocchi di Bassano, che in questi giorni ha invitato i docenti del suo istituto alla cautela.
Whatsapp e Facebook, scrive, sono strumenti che “non vanno demonizzati. Perché fanno parte del nostro ‘mondo’. Il problema è, in certi casi, la non-confusione dei ruoli, assieme al riconoscimento della nostra precisa responsabilità: credo sia sempre giusto rinnovare l’attenzione sulla distinzione tra mezzi e fini: questi sono strumenti, dunque non fine a se stessi”.
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“Non me la sento di vietare, ma di rifletterci bene, questo sì”, sottolinea Zen.
“Lo stesso per lo scambio di mail con propri studenti ed i loro genitori: deve essere sempre chiara la propria responsabilità. Perché la scuola è scuola, i docenti docenti, gli studenti studenti ed i genitori genitori”.
Il dirigente dell’alto vicentino mette anche in guardia il corpo docente a non “lasciarsi coinvolgere in logiche private, salottiere, con un linguaggio sguaiato. Attenzione, dunque, anche ad atteggiamenti pseudo-confidenziali, perché Facebook è una ‘agorà pubblica’”.
E non solo: “Facebook è diventato una pagina bianca dove – continua Zen – scrivere tutto quello che si vorrebbe dire a chi siede in cattedra: questa forma così diretta però non è positiva. Meglio il contatto personale, interno alla vita di classe, come valorizzazione del dialogo aperto e trasparente”.
Messaggio finale: cari prof, “manteniamo una comunicazione più sobria rispetto a quella che dilaga su Facebook”.
Nella sezione CORRELATI pubblichiamo la Circolare integrale inviata dal dirigente scolastico Gianni Zen ai docenti del liceo Brocchi di Bassano.
Circolare LICEO BROCCHI su uso sobrio di whatsapp e facebook feb 2017
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