Ma c’è anche chi promette alloggi e dopo avere preso la caparra scappa, lasciando lo studente fuorisede, in cerca di un posto leto o di un alloggio, anche gabbato. Nello stesso tempo i costi per gli affetti in alcune città italiane sono saliti alle stelle approfittando della crisi abitativa che si registra anno dopo anno.
E questo mentre poco viene fatto per aiutare chi è costretto a studiare in una città lontana dalla propria, realizzando case per lo studente che in altri paesi d’Europa sono per lo più garantiti
E allora una ragazza, vistosi nella impossibilità di trovare qualcosa a prezzi contenuti e comunque sostenibili, e per evitare le carognesche speculazioni ha deciso di dormire in tenda davanti all’ingresso del Politecnico di Milano di piazza Leonardo Da Vinci per protestare contro il caro affitti.
La ragazza, 23 anni, è iscritta al quarto anno di Ingegneria ambientale. La studentessa, originaria di Alzano Lombardo (Bergamo), dopo anni di pendolarismo e di lezioni online a causa della pandemia, ha cercato di trovare una sistemazione in città ma si è arresa davanti ai prezzi insostenibili.
“Fino a 700 euro, spese escluse, per una singola”, racconta a chi l’ha raggiunta per fare due chiacchiere proprio di fronte a uno degli atenei più prestigiosi d’Italia. Davanti alla tenda ha un cartello con scritto “Basta affitti insostenibili. #Scoppiamolabolla”.
La studentessa ha promesso che fino a domenica non si muoverà. Chissà se qualcuno, oltre ai giornalisti, andrà ad ascoltare le sue ragioni.