Dopo Milano, Roma, Bologna, Firenze, Torino e altre città, gli studenti portano la protesta direttamente sotto il Ministero dell’Università e della Ricerca: “Le nostre richieste vanno tutte nella direzione dell’elaborazione e dell’attuazione di politiche e strumenti che servano per garantire realmente il diritto allo studio a tutti. Invitiamo tutti gli studenti di tutti gli atenei alla mobilitazione continua e permanente!”
A loro ha risposto la ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini: “Abbiamo chiesto un censimento degli immobili inutilizzati affinché vengano messi a disposizione per gli studenti. C’è un problema nel trovare immobili disponibili in provincia”.
E ha aggiunto: “Questo governo, ad appena un mese dall’insediamento, ha stanziato quasi 1 miliardo di euro sul diritto allo studio: 500 milioni per le borse di studio e 400 per nuovi posti letto”.
E infine rimarca: “ringrazio il Ministro Raffaele Fitto per il supporto e la proficua collaborazione nel dare piena efficacia alle misure che attraverso il PNRR mettiamo in campo per raggiungere l’obiettivo degli oltre 52.500 nuovi posti letto da destinare agli studenti”.
“Oggi autorizziamo la presentazione di un emendamento governativo al disegno di legge di conversione del decreto–legge n. 44/2023 sul rafforzamento della capacità amministrativa delle PA, che abroga il comma 13 dell’articolo 1-bis della legge 14 novembre 2000, n. 338”.
Il consiglio dei ministri infatti ha autorizzato, su proposta del ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, la presentazione di due emendamenti governativi al disegno di legge conversione del decreto-legge n. 44 del 2023, attualmente all’esame della Camera dei deputati (AC 1114), il primo dei quali riguarda le misure di incentivazione al cosiddetto housing universitario introdotte dall’articolo 25 del decreto-legge n. 144 del 2022 ed è finalizzato ad allineare il testo normativo agli esiti delle interlocuzioni con la Commissione europea, definite nella giornata di ieri, che hanno consentito di escluderne la natura di aiuto di Stato.
Bernini ha infine concluso: “L’interlocuzione tra la Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione europea e il Ministro Fitto con la Commissione europea ha consentito di acclarare che le misure introdotte non hanno natura di aiuto di Stato e non richiedono pertanto una preventiva autorizzazione. Questo ha reso opportuno allineare il testo normativo di riferimento. In conseguenza di questi interventi le misure di incentivazione alla creazione di alloggi e residenze per gli studenti universitari di competenza del Ministero dell’Università e della Ricerca sono pienamente operative ed efficaci”.
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