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Caro affitti docenti, nelle grandi città caccia alla sistemazione e costi proibitivi. Uil Scuola: a Firenze 2mila docenti dal Sud

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Quest’anno come non mai, sono state tante le rinunce dei docenti che di fronte alla prospettiva di una cattedra al Nord hanno preferito scegliere di attendere una supplenza al Sud per evitare di affrontare costi esorbitanti. Una realtà soprattutto delle grandi città dove è diventato insostenibile il costo della vita per un docente che deve affittare una casa, pagare le bollette e affrontare gli spostamenti per recarsi al lavoro. Così, per poter risparmiare poche centinaia di euro, spesso si è costretti a spostarsi in provincia, dovendo però affrontare ore per poter raggiungere la scuola con i mezzi.

Secondo Cristiano Di Donna, segretario generale della Uil Scuola Firenze, in Toscana, si configura una vera e propria emergenza abitativa. Nel capoluogo ci sono oltre 2mila docenti e circa 900 lavoratori del personale Ata che arrivano dal Sud per prendere servizio. E proprio in questi giorni bisogna trovare la sistemazione per il nuovo anno scolastico. Una ricerca non semplice, che prefigura non pochi sacrifici in termini di costi, spazi e organizzazione.

Spesso ci si unisce con altri lavoratori per dividere l’appartamento “accontentandosi” solo di una stanza, con il resto degli spazi in comune. Di Donna non fa molta distinzione con il caso degli studenti fuori sede che hanno protestato qualche mese fa a Roma per il caro affitti. Una situazione simile quella del personale scolastico che però in più lascia molto spesso famiglia, affetti e altri costi nel proprio luogo di provenienza.

Ci sono poi quei docenti che per via dei blocchi sulla mobilità, sono costretti a dover cambiare ogni anno appartamento, avendo a che fare con proprietari che applicano contratti temporanei o preferiscono affitti turistici brevi. I vincoli sulla mobilità sono “uno dei motivi per cui la Uil Scuola non ha sottoscritto il CCNL di lavoro”.

Conti alla mano, lo stipendio di un insegnante va via interamente alla fine del mese. Per un posto letto si va dai 500 ai 700 euro, a cui aggiungere costi delle utenze (acqua, luce, gas) e dei trasporti per raggiungere i luoghi di lavoro. Ma affittare un appartamento costerebbe dai mille euro in su. E qui si supererebbe la retribuzione di molti collaboratori scolastici mentre un docente (che guadagna dai 1400 ai 1600 euro) vedrebbe raggiungere la cifra considerando le spese extra affitto.