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Caro Di Maio, non allearti con il Partito Democratico

Onorevole Di Maio, in queste ore chi aveva creduto nel M5s sta iniziando a ricredersi e a innervosirsi oltre che a  provare anche un po’ di disgusto  sul piano morale e della coerenza intellettuale.

Siamo alle solite: voi politicanti ignorate sempre il voto degli italiani,allora a cosa serve andare a  votare? Se il risultato delle elezioni del 4 marzo è stato chiaro e inequivocabile,se la volontà del popolo  ha manifestato  chiaramente l’insofferenza  nei confronti del PD di Renzi, facendolo precipitare a percentuali da disfatta di Caporetto, che con le sue politiche ultraliberiste ha generato ignobilmente solo degenerazioni sociali ed economiche dal Jobs Act alla buona scuola,con quale coraggio puoi allearti con i responsabili di questo scempio morale e materiale?

Secondo te Renzi, Marcucci, Malpezzi, Boschi, (solo a pronunciarli questi nomi  si rischia una ulcera allo stomaco) e  tutta la squadra dei droni renziani ti consentiranno di abolire il Jobs Act e la buona (pessima) scuola? Ci viene solo da ridere. O sei un ingenuo o prendi in giro i tuoi elettori. Allora Di Maio  non cadere nella trappola,hai messo il veto a Berlusconi allora con la stessa coerenza e onestà intellettuale  il veto su  Renzi è altrettanto necessario,altrimenti perdi ogni credibilità e alle prossime elezioni il M5s farà la fine del PD, diventerà movimento inconsistente lacerato al suo interno.

L’unica cosa che ti resta da fare è modificare subito la legge elettorale e tornare subito al voto, questa è la democrazia. Renzi e il suo PD di droni, mai aboliranno la legge cosiddetta della buona scuola, una legge scriteriata e ingiusta,la scuola pubblica non è una azienda e non è una osteria, la scuola pubblica è una cosa seria e la legge 107/2015 deve essere abolita in toto in ogni sua parte, in ogni suo articolo e in ogni suo  comma e ridisegnare tutta l’impalcatura dell’istruzione pubblica in modo serio e lungimirante supportata da leggi  ispirate al senso di giustizia e imparzialità del buon andamento del servizio pubblico, tutti principi tutelati e sanciti dalla Costituzione italiana che Renzi e il PD hanno stracciato e mortificato con ignorante arroganza e supponenza. I docenti italiani chiedono a voce alta che si restituisca loro il prestigio sociale e la dignità di lavoratori professionisti qualità e condizioni ontologicamente intrinseche al mestiere di docente che ci sono state tolte in modo violento e  ignominioso  in questi anni di renzismo nefasto. ON DI Maio coraggio confidiamo ancora in te e nel M5s. Attendiamo fiduciosi.

Michele Orabona

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