Gli aumenti del materiale scolastico e dei tetti dei libri di testo della scuola dell’obbligo, fino a 44 euro a studente, a seguito dei due decreti introdotti alla “chetichella” lo scorso mese di maggio, costringeranno le famiglie italiane a spendere in corrispondenza con l’avvio del nuovo anno scolastico una cifra davvero considerevole.
Le indagini svolte in questi ultimi giorni dall’osservatorio nazionale dalla Federconsumatori confermano quanto si temeva ad inizio mese: gli aumenti introdotti questa estate fanno salire a 995 euro la spesa media di uno studente che dovrà acquistare libri di testo e materiale scolastico.
“Quest’anno – spiega l’associazione dei consumatori – il costo del materiale scolastico segna un aumento medio del 3,2%, con la spesa per il ‘corredo’ (più i ricambi) che passa dai 461 euro dell’anno scorso ai 488 euro di quest’anno (+6%). Altra voce di spesa molto pesante per le famiglie è quella dei libri di testo”.
Il risultato è che “per i libri più due dizionari si spenderanno 507 euro, il 5% in più rispetto al 2011.
Per uno studente di prima media, quindi, per i libri di testo più due dizionari si spenderà mediamente 452 euro (+4% rispetto al 2011) e per il corredo con i ricambi durante l’intero anno 488 euro, per un totale di 940 euro. Un ragazzo al primo anno di liceo, invece, spenderà per i libri più quattro dizionari 745 euro (+2%) e per il corredo scolastico con i ricambi 488 euro, per un totale di 1.233 euro”.
Il risultato è che “per i libri più due dizionari si spenderanno 507 euro, il 5% in più rispetto al 2011.
Per uno studente di prima media, quindi, per i libri di testo più due dizionari si spenderà mediamente 452 euro (+4% rispetto al 2011) e per il corredo con i ricambi durante l’intero anno 488 euro, per un totale di 940 euro. Un ragazzo al primo anno di liceo, invece, spenderà per i libri più quattro dizionari 745 euro (+2%) e per il corredo scolastico con i ricambi 488 euro, per un totale di 1.233 euro”.
Secondo il sito studentesco Skuola.net ci sono comunque diverse possibilità da percorrere per abbattere questi costi. “Risparmiare si può”, spiega la redazione che si pone dalla parte degli utenti della scuola. Ecco quindi le operazioni da attuare: “controllare che la vostra scuola abbia rispettato i tetti di spesa stabiliti dal Miur; prediligere gli e-book; acquistare i testi presso i grandi magazzini, on-line o usati; cercare di risparmiare sulla cartoleria evitando le marche troppo costose”. Sempre il sito internet Skuola.net ha anche predisposto una pagina on line dal titolo “Libri scolastici: fate rispettare i vostri diritti!”.
Ma consigli per ridurre la spesa arrivano anche da chi non è coinvolto direttamente nella scuola. Secondo i responsabili del sito internet spenderemeglio.it quella chiesta alle famiglie italiane per libri e corredo è “una spesa davvero ingente, soprattutto in un periodo di crisi economica come questo. Non facciamoci assalire dall’ansia, con qualche semplice attenzione è però possibile risparmiare”. La prima cosa da fare è un’indagine preliminare: al fine di “evitare inutili sprechi, verifichiamo il materiale che il bambino già possiede e può essere tranquillamente utilizzato per un altro anno”.
Fatto questo si passa agli acquisti: per quelli “di zaini, astucci, diari, quaderni, matite e quant’altro meglio recarsi in un grande supermercato piuttosto che nella cartoleria sotto casa”: in questo modo, rivolgendosi ai grandi distributori, si arriva ad abbattere il prezzo “fino al 20-30%”. Solo per zaini e astucci un altro consiglio è di “non cedere alle richieste dei nostri figli e scegliere modelli di marche non troppo famose”.
Per quanto riguarda i testi l’indicazione è quella di “acquistare libri usati. Ricordiamo che è possibile farlo anche on line”. A tal proposito vale la pena ricordare l’iniziativa avviata un paio di anni fa dal Codacons: il portale “Libri Gratis”: per accedere al data base basta registrarsi gratuitamente, consultare gli annunci pubblicati o inserirne di nuovi
Ma il progetto che negli ultimi anni ha avuto maggiore fortuna è “Book in Progress”, avviato dall’istituto superiore Majorana di Brindisi, alla cui realizzazione partecipano on line oltre 300 autori-docenti. All’iniziativa, di recente ricordata anche dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, hanno aderito quasi 30 scuole: sono loro stesse che provvedono a stampare i libri, per i quali si chiedono cifre non superiori ai 15-20 euro ciascuno. Se anche gli altri istituti si adeguassero….