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Caro libri e “corredo”: per le famiglie in difficoltà c’è sempre la strada del prestito

L’inizio dell’anno scolastico comporta per le famiglie con studenti una spesa non indifferente. Secondo recenti stime fornite dalle associazioni dei consumatori, a seguito di un aumento generalizzato del 5% quest’anno il salasso sarà particolarmente alto: per uno studente delle superiori, tra libri di testo e “corredo” le famiglie saranno chiamate a spendere oltre 900 euro. E non tutte le famiglie, soprattutto quando i figli che vanno a scuola sono più di uno, hanno a disposizione una cifra di questo genere. Senza contare che libri e corredo vanno necessariamente comprati all’inizio dell’anno scolastico, nel volgere di poche settimane.
Per venire incontro a questo tipo di necessità, si moltiplicano le iniziative di finanziamento. Come quella di Poste Italiane, che quest’anno propone “Prestito BancoPosta Studi”: si tratta di un prestito mirato a sostenere le famiglie in difficoltà economica che necessitato di un contributo “per sostenere lo studio dei propri figli e valorizzare il loro futuro”. Il prestito si può ottenere in pochi giorni: 1.000 euro per ogni figlio iscritto alla scuola elementare o alla scuola media inferiore, 2.000 euro per ogni figlio iscritto alla scuola media superiore o 3.000 euro per ogni figlio iscritto all’università, a corsi professionali o di specializzazione. L’importo massimo richiedibile è di 5.000 euro per famiglia, rimborsabili in 12 o 24 rate mensili, addebitate direttamente sul conto BancoPosta.
Il prodotto, offerto in collaborazione con Deutsche Bank, sarà disponibile in oltre 9.000 Uffici Postali dal 1 settembre al 15 dicembre 2010. Il finanziamento, ha spiegato la società in una nota, “offre condizioni più vantaggiose rispetto al tradizionale Prestito BancoPosta con un tasso di interesse annuo del 6,90% (TEAG massimo del 7,15%) e nessuna spesa per l’istruttoria, per l’incasso rate e per l’invio delle comunicazioni periodiche”.
Un servizio che, in un momento di forte crisi economica come quello che stiamo vivendo da alcuni anni, potrebbe venire utile a non poche famiglie.
Alessandro Giuliani

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