Condivido in pieno quanto proposto da FEDER ATA. Uno stato non può servirsi di personale quando ha bisogno e poi non assumerlo in ruolo.
Sono una DSGA in pensione che ha fatto il primo concorso riservato nel 1985, ma nel 1982 avevo lasciato il ruolo di applicata per fare la segretaria.
Il lavoro del DSGA è molto complesso sia per il lavoro d’ufficio che per la gestione del personale.
Per me un bravo DSGA è colui che ha fatto la gavetta: collaboratore scolastico, assistente amministrativo; non deve organizzare, su direttive del DS, i servizi ausiliari ed amministrativi?
Altra cosa i concorsi per docenti. Perché non è prevista una graduatoria degli idonei? Quindi i supplenti possono lavorare nella scuola come un lavoro qualunque in attesa di uno migliore. Se va il concorso bene altrimenti si presta servizio come viene a danno dei ragazzi.
Il concorso impegna non poco i partecipanti e doverlo affrontare più volte uno ci rinuncia.
Signor Ministro cambi: permetta di entrare nella scuola personale che abbia un futuro come DSGA e Docenti e non servirsi solo per tappare i buchi.
Un DSGA e un Docente assunto con concorso conosce meglio il lavoro di uno che ha già lavorato nel settore da qualche anno? Si possono redigere contratti che non permettono ricorsi?
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