Caro ministro Bianchi,
premetto che non ce l’ho con Lei che ha già un difficile compito da eseguire. Ma avendo letto la sua intervista di oggi (6/5/2021), apparsa sul giornale “La Repubblica”, sono sobbalzato quando ho letto che a un certo punto dice: “Ricordo infatti che per settembre abbiamo confermato l’organico dei docenti, anche a fronte di una riduzione degli alunni”.
Forse parla del numero totale dei docenti a livello nazionale. Nella realtà delle singole scuole l’organico dei docenti è stato ridotto.
Per esempio, nella mia scuola, avendo avuto una classe in meno alla scuola secondaria di I grado o scuola media, come preferisco chiamarla, ho perso un insegnante di inglese e ho avuto anche un insegnante in meno alla scuola primaria. Avendo iscritto poi per il nuovo anno scolastico 27 alunni in meno rispetto ai 900+1, perdo anche un assistente amministrativo e dei collaboratori scolastici, pur avendo tre plessi scolastici da gestire.
Nella legge di bilancio approvata si sono ridotti i parametri numerici relativi alle istituzioni scolastiche autonome. La soglia scenderà da un minimo di 600 a un minimo di 500 studenti nei casi ordinari, e da un minimo di 400 a un minimo di 300 nei casi riguardanti le piccole isole, i comuni montani e le aree caratterizzate da specificità linguistiche.
Ma perché non lo si attua subito il nuovo parametro, mettendo le scuole che raggiungono la nuova soglia nella disponibilità dei dirigenti scolastici anziché darle in reggenza?
Sono utilizzati per gli organici e il dimensionamento scolastico ancora i vecchi parametri, legati alla logica del risparmio Tremonti-Gelmini, altro che conferma degli organici!
E l’organico Covid aggiuntivo ci sarà dato anche per l’anno prossimo? Su questo nessuna parola è da Lei proferita.
Mi trovo con docenti alla scuola media che devono completare per 2 ore la loro cattedra. Spero che non li mettiate a completamento su altre scuole per queste due ore, ma li facciate completare nella mia scuola con ore da utilizzare a disposizione. Sarebbe paradossale avere i titolari che completano in altre scuole per sole 2 ore e poi arrivano altri docenti in organico Covid (io spero che ci verranno dati per poter sdoppiare le classi).
Un docente che sta su 2 scuole (alcuni anche 3) perde identità e motivazione, perché poi deve partecipare ai consigli di classe e ai collegi dei docenti dell’una e dell’altra scuola, pur nel limite delle 80 ore funzionali, cioè – spiego per i non addetti ai lavori – sono da svolgere da parte degli insegnanti obbligatoriamente e non pagate.
Perdo inoltre un’assistente amministrativa competente e alcuni collaboratori scolastici che potrò richiedere in organico di fatto (a proposito questa distinzione tra organico di diritto e organico di fatto non doveva sparire con l’organico dell’autonomia?). Ma la compensazione, se vale, per i collaboratori scolastici, perché uno vale uno, non può valere invece per l’assistente amministrativo. Quello che arriverà non potrà mai avere la competenza di quella che perdo. Magari è un bidello (utilizziamo i termini che capisce anche il popolo e non il pedagogese) che, avendo il diploma, può anche chiedere la supplenza per assistente amministrativo, senza sapere far niente del nuovo lavoro.
Sulla questione, bisogna rivedere il sistema di reclutamento degli assistenti amministrativi, richiedendo per loro la laurea e un concorso per esami e titoli, non come adesso che si diventa di ruolo dopo 24 mesi effettuati nella scuola statale, senza possibilità di valutazione, se non una generica conferma che non si nega a nessuno. Alla base c’è – secondo me – una sottovalutazione del ruolo della segreteria scolastica che con il sottodimensionamento degli ex provveditorati si è trovata gravata di sempre maggiori compiti che richiedono una formazione continua.
E allora chiedo al Ministro in ginocchio, l’ho già chiesto ufficialmente anche alla dirigente dell’AT di Napoli: non mi fate perdere l’assistente amministrativa che ho! La dirigente dell’AT non mi ha neanche risposto e non poteva fare diversamente, perché lei è un’esecutiva e deve attuare i parametri di legge. Solo il Ministro, con una legge ad hoc, può far derogare dai parametri attuali.
E allora, signor Ministro, Le chiedo: se voleva confermare gli attuali organici, come ha dichiarato e come ci attendevamo, perché non l’ha fatto questo decreto legge?
Eugenio Tipaldi
P.S. Un accenno va fatto anche alla conferma dell’organico di sostegno. Non è possibile che gli alunni diversamente abili devono cambiare ogni anno il loro insegnante di sostegno perché non è di ruolo. Nessun Ministro dell’Istruzione ha finora eliminato questa vergogna (il diritto dello scorrimento delle graduatorie degli insegnanti) che va a scapito dei diritti del più fragili. Basta legiferare che chi ha la supplenza di sostegno resta in quella scuola per tutto gli anni che deve frequentare l’alunno diversamente abile (veramente un’indicazione c’era, se i genitori chiedevano la riconferma del docente di sostegno, il dirigente scolastico lo chiedeva all’USR, ma tali richieste restano lettera morta).