Caro Ministro, tuteli i precari storici in GaE dagli inserimenti selvaggi

Questa lettera è indirizzata al nuovo Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli da parte di migliaia di precari storici inseriti da sedici anni nelle graduatorie ad esaurimento di tutt’Italia, che stanno subendo   ingiustizie e vessazioni insopportabili, per i continui inserimenti di diplomati in GAE, nonostante essa fu chiusa per LEGGE nel 2007.

Questi ricorrenti, solo con il diploma e addirittura con la riserva, quest’anno hanno sottratto ruoli e incarichi  a docenti che per entrare nelle graduatorie ad esaurimento, hanno dovuto superare concorsi o corsi di laurea, così come è stato sempre imposto dal MIUR, pur possedendo lo stesso diploma.

In particolare le insegnanti  
della GAE INFANZIA, oltre ad aver  subito la discriminazione dal piano straordinario della buona scuola, senza che un solo sindacato è intervenuto per tutelarli, sta subendo un ulterioretradimento, dai sindacati stessi: quello del continuo inserimento nelle proprie graduatorie che dovevano essere blindate, di un esercito di ricorrenti diplomati, provenienti da scuole e asili  comunali, o paritarie, senza i titoli ritenuti ad oggi necessari per accedervi, quali il superamento di un concorso o di un corso abilitante, non ultima la laurea.

Si è creata una guerra tra poveri, ricondotta  
nelle aule dei Tribunali, e questo perché il MIUR non accenna a intervenire per risolvere il problema che esso stesso ha creato, in quanto se è vero che il diploma magistrale è stato riconosciuto abilitante, è sacrosanto che i precari inseriti in GAE da sedici anni, hanno dovuto superare concorsi o laurearsi per accedervi, pertanto hanno sicuramente diritto ad una tutela dallo stesso MIUR, e meritano almeno la priorità rispetto ai diplomati per l’immissione in ruolo.
 

Non resta che affidarci al buon senso del nuovo Ministro Fedeli, affinchè disponga una ulteriore fascia in gae per i ricorrenti, essendo già esistente la quarta fascia in GAE , e metta un punto a questa triste guerra tra poveri.

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