E prima lo scrittore famoso e poi il viceministro ed ora il sindaco.
I loro interventi grondano tutti, senza eccezione alcuna, retorica, merce a buon mercato per occupare la scena mediatica.
Fino a che volessero solo questo , problemi loro e di chi li segue sui social o sui media tradizionali.
Ma che ora Nardella debba anche farmi la morale, questo proprio no.
Perché populismo per populismo, retorica per retorica, potrei scrivere anch’io “Caro Nardella visto che i cittadini ti hanno eletto e visto che percepisci una indennità pagata con i tributi, perché non vai in corsia di ospedali COVID a portare conforto agli ammalati di Firenze?
Perché la sera non vai sui lungarni a portare assistenza e conforto magari agli homeless fiorentini?
Perché non vai a distribuire i pasti nelle mense del terzo settore?
Probabilmente mi risponderebbe di svolgere già una importante funzione pubblica senza necessità di correre ulteriori rischi.
Bene , allora smetta di pontificare su occasioni stupidamente simboliche perché non sarà con un giorno che io riuscirò a ricostruire il dialogo spezzato con i miei studenti dal coronavirus.
E se lui ha pure il tempo di scrivere su Facebook,io non ho nemmeno il tempo di replicare a lui nell’immediato e così gli scrivo due giorni dopo.
E quanto allo stipendio: se proprio vuole fare il populista retorico si faccia promotore di una iniziativa politica per un immediato aumento di stipendio ai medici, agli infermieri ed agli insegnanti e non stia a seccare il prossimo con prese di posizione offensive.
Perché il mio stipendio non solo me lo sono ampiamente guadagnato in questo periodo nel quale sono state a mio carico tutte le spese relative ad una attività che mi ha visto impegnato sicuramente il doppio del tempo per cui mi pagano.
E non ho avuto certo né indennità di lavoro festivo o notturno e manco lo straordinario.
Solo che fino alla sua presa di posizione non avevo neanche sentito la necessità di scriverle queste cose….
Franco Labella