Scrivo per smentire la clamorosa bugia detta dal “Signor” Renzi pubblicamente senza pensare di offendere le migliaia di famiglie distrutte dal piano straordinario di assunzione ideato senza un progetto a monte, fatto senza un criterio ragionato (mi voglio illudere che sia stato pensato da gente incompetente, piuttosto che pensare che sia stato progettato con un piano ben definito e a noi ignoto) ed eseguito come una esecuzione a freddo…io immessa in fase C da Gae dalla Sicilia alla Liguria dopo 15 anni di precariato!
Dovrebbe essere un momento di gioia x tanti , ma si è trasformato in un incubo x molti, senza distinzioni di fasi o fasce o numeri…tutti, la maggior parte ( e i numeri veri non sono quelli di cui parlano al ministero o di cui parlano sindacati, che hanno fatto la loro grande parte) DEPORTATI dalle loro famiglie a più di 1000 km! Chiedere ad una madre o ad un padre di gioire di lasciare, senza scelta se non quella DI ESSERE CANCELLATI DA QUALSIASI GRADUATORIA, la propria provincia, la propria regione, la propria casa e soprattutto la propria famiglia con figli ( la media degli immessi è tra i 40/55 anni ) è diabolico!
In questa legge di trasparente c’era solo la volontà di creare disagio, panico tra la categoria degli insegnanti creando anche ulteriore guerra tra poveri dividendoci in fasi privilegiate e non…ma il tiro con i dadi in questo gioco non è finito perché con la “famosa” mobilità straordinaria, con cui ci hanno improsciuttato gli occhi, si riparte dalla casella di partenza e per andare…non si sa dove! ( dimenticavo che ci fanno la grazia di farci scegliere, in ordine di preferenza, l’ambito territoriale, nel quale vogliamo essere deportati…questo è ciò che faremo noi di fase C da Gae)!
Molti ci dicono che nessuno ci ha obbligato a fare domanda e che lo sapevamo …io dico che non è così!!! Ci hanno obbligato a fare domanda x il semplice motivo che dopo 15 anni di attesa tutto sarebbe sfumato se non l’avessimo fatta… si parlava di cancellazioni delle graduatorie (GaE) e, una volta fatta ecco la TRAPPOLA: “chi non accettava la provincia in cui sarebbe stata/o deportato/o sarebbe stata cancellata da tutte le graduatorie…loro l’hanno chiamata scelta…io lo chiamo “ricatto”!