Con la ripartenza degli esami universitari e il rientro nelle sedi, nonché con l’arrivo delle matricole nelle città sedi di atenei, tornano anche i mugugni sui costi delle case e dei posti letto in netta risalita in alcuni comuni.
Startupitalia.eu dà conto dei costi degli affitti nelle principali città italiane, basandosi sui dati del Sole 24 Ore.
Milano resta la città più cara, anche per gli studenti: per una camera singola si spendono 626 euro (+1% rispetto al 2022).
In seconda posizione c’è Bologna dove si chiede 482 euro (+8%) per una stanza. A Roma non ci sono variazioni rispetto al 2022: il costo di una singola è 463 euro. Seguono Firenze (435 euro), Modena (412 euro) e Bergamo (411 euro).
Intanto, coi fondi del PNRR, si è detto che entro il 2026 l’Italia deve costruire oltre 50mila nuovi posti letto, mentre in città come Bolzano queste strutture ci sono, ma il problema è entrarci tanto che il 30% degli ammessi nel comune altoatesino avrebbe rinunciato a iscriversi perché non può permettersi i costi dell’affitto.
La situazione è delicata anche in altre città universitarie: a Verona i rappresentanti degli studenti hanno riferito che il costo per una singola è di 401 euro (+8%). A Ferrara l’affitto per una stanza è di 317 euro. Al Sud spicca in negativo il caso di Bari, dove in un anno il prezzo medio di una singola è passato da 288 a 367 euro. Pure a Palermo si sono notati i rincari: da 245 a 307 euro.
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