Parlare di Coding nella scuola vuol dire fare riferimento ad un ambiente di programmazione gratuito che ha un linguaggio di programmazione di tipo grafico.
Questo linguaggio è ispirato alla teoria costruzionista dell’apprendimento (Il costruzionismo è una teoria dell’apprendimento, basato sulla teoria del costruttivismo, secondo la quale l’individuo che apprende costruisce modelli mentali per comprendere il mondo intorno a lui e progettato per l’insegnamento della programmazione attraverso primitive visive (https://www.tecnicadellascuola.it/coding-nella-scuola-primaria-da-scratch-a-scratch-jr ).
Adatto per realizzare simulazioni, animazioni, arte interattiva, musica, giochi semplici e per visualizzare esperimenti vari, questo linguaggio è adatto a insegnanti, studenti, genitori. Di seguito riportiamo due motivi per evidenziare la validità didattica del coding (https://www.microninja.me/perche-coding-a-scuola/ );
- il coding permette di giocare e sperimentare, senza paura di sbagliare: l’errore, anzi, deve essere visto come parte stessa dell’apprendimento e del processo educativo, un’opportunità per trovare nuove idee e arrivare alla soluzione, anche attraverso il confronto coi propri compagni.
- il coding permette di imparare a creare con la tecnologia, e non solo interagire con essa: citando l’ex presidente degli U.S.A. Barak Obama: non giocare con un’App: creala. Un aforisma che sintetizza alla perfezione il pensiero del già citato Mitch Resnick, che creò Scratch proprio per aiutare i bambini -e non solo- a diventare essi stessi protagonisti attivi della tecnologia.
Oggi più che mai dopo l’emergenza sanitaria che ha piegato l’economia mondiale, la creatività progettuale di uno studente è fondamentale