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Carriera alias, l’Università di Urbino riconosce l’identità di genere sul diploma al primo laureato trans: e la scuola?

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A distanza di sei anni, dopo avere per prima in Italia introdotto le carriere alias, l’università di Urbino ha invitato il suo laureato trans, che oggi si chiama Francesco Cicconetti, 26enne, per consegnargli il diploma di laurea con il nome che corrisponde alla sua identità. Un nuovo certificato che ha valore legale, non un atto simbolico. Lo riporta La Repubblica.

“Un modo per ricucire una ferita aperta”

“Il nostro modo di ricucire una ferita aperta” spiega il prorettore alla Didattica e alla Comunicazione Giovanni Boccia Artieri. “Allora esistevano già le carriere alias, ma l’università non aveva ancora la sentenza che completava il suo processo di transizione avvallando la nuova identità. Così l’ateneo non ha potuto fare altro che creare un diploma di laurea che corrispondeva all’identità sul documento. Adesso abbiamo lo strumento giuridico per cambiare il certificato e abbiamo deciso di farlo per restituire a Francesco Cicconetti ciò che lui è, la sua identità”.

Giornata contro l’omofobia, la data simbolo

La consegna del nuovo diploma da parte del rettore Giorgio Calcagnini avviene oggi, venerdì 17 maggio, una data simbolo: oggi si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.

A un esame il ragazzo, che ha cominciato il suo percorso di transizione proprio all’Università, scrisse alla docente: “Lei mi troverà come Francesca ma all’appello le chiedo la cortesia di chiamarmi Francesco”.

Cos’è la carriera alias

La carriera alias offre a chiunque ne faccia richiesta l’opportunità di scegliere il proprio nome di “elezione di genere” e non quello con cui si è iscritti all’anagrafe all’interno dei documenti scolastici ufficiali: ad esempio nei quadri, nel libretto per le assenze e nel registro elettronico. In questo modo si evitano discriminazioni ai danni degli studenti interessati già alle prese con un percorso delicato ed episodi di misgendering che possono avere gravi conseguenze a livello psicologico.

Sono 348 le scuole che in Italia prevedono nel loro regolamento la Carriera Alias, dai dati a disposizione dell’associazione AGEDO il 17 aprile 2024.