Abbiamo parlato più e più volte della mozione portata avanti da alcuni consiglieri regionali lombardi di Fratelli d’Italia contro la carriera alias a scuola che doveva essere presentata dapprima a luglio e poi in questi giorni, a settembre. Ieri, nonostante la presentazione sia saltata anche stavolta, le proteste che hanno sin dall’inizio accompagnato questa mozione non sono mancate. Ieri i manifestanti sono dati appuntamento davanti il Palazzo della Regione.
La presentazione della mozione nuovamente rinviata
Il testo, infatti, come riporta Open, non è stato bloccato definitivamente, ma verrà presentato a ottobre. “Continueremo la nostra protesta fino a quando la mozione non sarà ritirata definitivamente”, ha detto l’ex rappresentante del Liceo Scientifico Volta dove la carriera alias è stata approvata due anni fa.
“Nessun provvedimento scolastico che istituisce la carriera alias è stato mai impugnato. Mai, un dirigente, un docente o un alunno è stato oggetto di un procedimento penale. La carriera alias riconosce il diritto all’identità di genere dello studente, diritto previsto dall’articolo 2 della Costituzione e dall’articolo 8 della Cedu”, ha detto Roberto Brigoni, co-coordinatore della Rete Lenford, specializzata nella difesa dei diritti delle persone LGBTQ+.
“Sono diritti, non capricci”, questo lo slogan che ha accompagnato la manifestazione di ieri. “Le nostre lotte non devono essere strumentalizzate e polarizzate dai partiti per campagna elettorale”, ha detto una ragazza transgender.
Unione degli Studenti Lombardia: verso lo sciopero del 17 novembre
A partecipare alla protesta anche l’Unione degli Studenti Lombardia. “Oggi come studenti e collettivi di tutta la Lombardia ci siamo mobilitati sotto regione perché siamo stanchi di avere i nostri corpi e le nostre identità strumentalizzate per giochi politici”, ha affermato Jacopo Cappa, dell’esecutivo dell’associazione.
“Vogliamo l’approvazione e la tutela delle carriere alias nelle nostre scuole e in tutta la regione e continueremo a rivendicare una scuola realmente tutelante e transfemminista in piazza il 17 novembre, sciopero studentesco internazionale, perchè sui nostri corpi decidiamo noi!”, ha detto Lux Callari, esecutivo dell’UDS Lombardia.