Carrozza agli studenti: comprendo le loro proteste, presto li incontrerò
Per il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sono comprensibili le proteste di piazza, se pacifiche, di cui il 15 novembre si sono resi protagonisti gli studenti per chiedere maggiori stanziamenti statali a favore della scuola e dell’università. “Comprendo le ragioni di chi chiede pacificamente più risorse per l’istruzione – scrive in un post su Facebook il ministro Carrozza – . Sono la prima a dire, non da ora, che l’Italia spende ancora troppo poco per questo settore, cruciale per il futuro delle giovani generazioni e di tutto il nostro Paese”.
Il responsabile del Miur ha anche detto di voler ascoltare nei prossimi giorni le proposte degli studenti che hanno protestato in tutta Italia. “In questi giorni – continua Carrozza – sono in Cina per una visita istituzionale, ma ovviamente guardo con attenzione a quanto accade in Italia e comprendo le ragioni di chi chiede pacificamente più risorse per l’istruzione”.
La titolare del dicastero di viale Trastevere rivendica tuttavia il fatto che l’attuale Governo “è stato il primo, dopo anni di tagli e di sacrifici, a invertire la rotta con i 450 milioni a regime del decreto L’istruzione riparte, approvato definitivamente solo pochi giorni fa. In quel decreto, ad esempio – sottolinea Carrozza – ci sono 100 milioni per il diritto allo studio universitario, 15 per il welfare studentesco, 15 per la connettività wifi. Ci sono risorse per la formazione degli insegnanti, per l’orientamento, un piano per l’assunzione di più di 26mila insegnanti di sostegno. Certamente – scrive ancora – si può fare di più, per il diritto allo studio, per l’edilizia scolastica, per combattere contro la dispersione. Sono le mie priorità, l’ho detto fin dall’inizio del mio mandato e continuerò a ribadirlo e a chiedere con forza più attenzione e più investimenti”.
Il ministro ribadisce quindi la disponibilità all’ascolto: “quando mi sono insediata – scrive – ho voluto subito incontrare gli studenti e lo farò presto di nuovo, per ascoltarli e rispondere alle loro domande, così come ho fatto con i giovani medici, recependo la loro proposta di modificare il concorso di accesso ai corsi di specializzazione rendendolo nazionale. Proprio per questo ho convocato il Consiglio nazionale degli studenti universitari per le prossime settimane, per ascoltare le loro proposte. L’ho sempre fatto e intendo continuare perché sono convinta che il dialogo e la condivisione siano sempre la scelta migliore”.
Staremo a vedere gli incontri programmati con gli studenti produrranno gli effetti sperati dal Ministro.