Due visioni del mondo ancora a confronto e in contrasto, nonostante le larghe intese e nonostante la scelta di un percorso unitario che però si è interrotto con il “Nuovo centro destra” di Angelino Alfano. E infatti mentre la ministra Carrozza tiene la barra su temi più progressisti esaminati dalla didattica per cui la bocciatura è, non solo il fallimento della scuola, ma anche una inutile agonia, visto che, come sostengono pure gli esperti di Ocse Pisa e sulla base dei risultati comparativi ormai noti, non consente un recupero credibile e accettabile, la responsabile scuola di Forza Italia, Elena Centemero, punta il dito sulla politica delle assunzioni di massa sponsorizzata dal Pd, in linea dunque con la ex ministra Gelmini che ha sempre parlato di scuola come stipendificio e un ricettacolo per disoccupati.
E infatti Carrozza ha dichiarato:
”Non è che è inutile bocciare, certamente la bocciatura è un po’ un fallimento della scuola, perché il compito della scuola è quello di accompagnare il ragazzo nel trovare la sua strada”.
”Oggettivamente è un costo, in Italia ci sono fin troppe bocciature, specialmente di persone, di ragazzi che provengono da situazioni sociali o da territori più in difficoltà. Questo significa che noi non sappiamo accompagnarli meglio nel loro percorso”.
”Certamente – ha poi aggiunto la Carrozza – bocciare è un costo. E’ un costo soprattutto per il ragazzo e la sua famiglia”.
La Centemero invece in una nota ha sostenuto:
”E’ vero, la scuola italiana presenta tassi di bocciatura superiori alla media dei paesi OCSE, ma i passi in avanti negli apprendimenti fanno pensare che questi dati verosimilmente miglioreranno”.
”Le bocciature sono spesso legate a scarsa motivazione degli studenti e ad alcuni ‘anelli deboli’ del sistema formativo, come la scuola media. Conseguenze sono l’abbandono e la dispersione scolastica. Per una seria azione di contrasto a questi fenomeni, sarebbe stato opportuno rafforzare, nel Dl Scuola, le misure e gli investimenti per l’orientamento (solo 6 milioni di euro contro i 107 per nuove assunzioni) per consentire ai ragazzi di scegliere i percorsi formativi più adatti a loro. Purtroppo, alle nostre richieste in tal senso non sono arrivate risposte adeguate.
’Accompagnare’ i giovani, come dice la ministra Carrozza, significa anche offrire loro didattica e metodologie adeguate. E questo non si ottiene con le assunzioni in massa di docenti – l’unica politica della scuola che il Pd sa fare – ma mettendo davvero gli studenti al centro del sistema scolastico”.
Tuttavia ci chiediamo come mai dal 2001 fino al 2006, ministra Letizia Moratti, e dal 2008 al 2011, ministra Maria Stella Gelmini, espressioni del Governo di cui Centemero fa parte, nessuna misura e nessun investimento sono stati assegnati per la scuola, e non solo in direzione dell’orientamento ma neanche in quello del contrasto alla dispersione e all’abbandono.
Inoltre quale didattica e quali metodologie adeguate sono state offerte agli alunni da parte delle ex ministre?
Non che quelle implementate da Carrozza soddisfino, anzi, ma che la nostra scuola abbia il corpo insegnante più vecchio d’Europa è purtroppo un dato di fatto, come un dato lapalissiano è il conseguente bisogno assoluto di arruolare giovani, motivarli, levarli dal precariato e coprire tutte le cattedre effettivamente libere.
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