Poche ore fa il ministro Carrozza ha diffuso qualche cinguettio tramite Twitter.
E che ha detto (pardon cinguettato) ?
“Stamani lavoro alle questioni urgenti del Miur: libri digitali, apertura anno scolastico e ricerca” e, in un altro cinguettio: ”Sto lavorando sui libri digitali ma anche sulle altre urgenze del Miur come il reclutamento degli insegnanti”.
Fa piacere sapere che il Ministro Carrozza ha le idee chiare sulle emergenze del nostro sistema scolastico, così adesso anche noi sappiamo quali sono e ci togliamo qualche fetta di prosciutto dagli occhi.
Noi pensavamo che una delle emergenze maggiori fosse quella degli organici inadeguati e delle risorse quasi inesistenti per gestire l’ordinaria amministrazione; siamo sempre stati convinti che anche il precariato rappresenti un freno pesante al buon funzionamento della nostra scuola, visto che da anni pedagogisti ed esperti continuano a dire che la continuità didattica è un valore aggiunto che molto può fare per ridurre l’abbandono scolastico.
Bene, finalmente, con pochi – ma precisi e inconfutabili – pigolii il ministro Carrozza ci spiega come stanno davvero le cose.
Intanto ci ricorda che una delle vere urgenze non è certamente quella dei laboratori scientifici inadeguati o addirittura inesistenti, degli strumenti didattici scarsi o delle biblioteche insufficienti e poco aggiornate. No, il vero problema sono gli e-book ! Correggiamo subito il nostro errore dovuto certamente al fatto che siamo un po’ vecchi e pensiamo ancora che gli alunni, soprattutto i più piccoli, imparino facendo e operando concretamente.
Dove poi si possano leggere gli ebook visto che in molte scuole circolano ancora vecchi, vecchissimi PC “Pentium”, non è dato di capire, ma non importa.
Ed è un piacere sapere finalmente che l’urgenza da tenere sott’occhio è quella dell’avvio dell’anno scolastico. Finalmente, dopo alcuni decenni, c’è un ministro che al 19 di agosto si accorge che fra due settimane esatte inizierà un nuovo anno.
E, per concludere, un’autentica rivelazione: il problema da affrontare è quello del reclutamento. Peccato che il Ministero stesso ci abbia appena informati che i vincitori dei concorsi che si stanno concludendo non potranno essere concretamente assunti perché non ci sono posti o, se ci sono, serviranno a ricollocare i docenti di ruolo in esubero.
Ci permetta un consiglio, ministro Carrozza: non cinguetti troppo e si documenti di più sulle vere emergenze della scuola magari leggiucchiando qua e là nei siti, nei blog, nei gruppi FB o anche semplicemente esaminando i comunicati dei sindacati e persino i resoconti (molto spesso ingessati) delle Commissioni parlamentari.