”Tenere insieme istruzione, formazione e lavoro è un compito essenziale per il rilancio della nostra economia, che ha un impatto su tutto il tessuto produttivo e le opportunità occupazionali, in misura ben maggiore di quanto sia riflesso dal dibattito pubblico”. ”Nella prospettiva europea – ha aggiunto – l’Italia deve affrontare la grande prova della garanzia per i giovani: dal primo gennaio 2014 occorre uno sforzo comune per far sì che un circuito più forte tra istruzione, formazione e lavoro, a partire da un’adeguata conoscenza dei bisogni del territorio, sia al servizio della lotta alla disoccupazione giovanile e contribuisca a un futuro in cui i giovani, grazie allo studio e all’impegno, possano prendere di nuovo per mano il loro Paese, senza più sentirsi estranei”. Durante il convegno docenti universitari e rappresentanti del mondo delle associazioni di categoria si sono interrogati sul ”rapporto fra istruzione, formazione e lavoro inteso come uno dei capisaldi che guidano l’azione di governo, anche alla luce delle linee che trovano una loro definizione nel diritto dell’Unione europea”
Nel recente articolo di Gabriele Ferrante (Imparare poesie a memoria: esercizio inutile o ‘talismano…
Sui provvedimenti relativi alla scuola nella Legge di Bilancio 2025 è positivo il giudizio del…
Quanto vale la dignità di un docente precario? Evidentemente per lo Stato non vale molto.Non…
Nei bandi dei concorsi PNRR per docenti, una delle novità, oltre alla mancata prova preselettiva…
Oggi è un giorno particolare, il giorno della natività del Signore, simbolo di rinascita, ma…
A Milano, grazie alla collaborazione tra Università di Padova e Fondazione Carolina e al contributo…