” Avendone posto le basi, sono contenta che vada avanti ma penso che non basti, occorre lavorare sulla copertura delle borse e in generale sul riordino delle scuole di specializzazione in chiave europea. Io mi auguro che la spinta riformatrice venga proprio dai corsi di laurea in medicina e che non lascino innovare solo dal centro. Penso che occorra anche lavorare sui test e sui testi di ammissione al primo anno come su quelli di ammissione alle scuole di specializzazione. Devono essere alla portata degli studenti e compatibili con la normale programmazione dell’ultimo anno delle scuole secondarie. Diventeremo un paese normale ne sono certa “. Le novità sull’accesso a una scuola di specializzazione in medicina, riportate in un articolo de Il Messaggero.it possono essere sintetizzate nel seguente modo: ogni candidato, al momento della domanda di accesso, potrà scegliere complessivamente fino a quattro scuole di specializzazione, anche appartenenti ad aree diverse (medica, chirurgica, servizi clinici). La prova scritta sarà telematica per consentire una maggiore sicurezza e una correzione più veloce. Le domande, a risposta multipla, saranno 110. Di queste, settanta si concentreranno su argomenti caratterizzanti il corso di laurea in Medicina e chirurgia, delle restanti quaranta, dieci verteranno su specifiche materie della scuola di specializzazione scelta dal candidato e avranno un peso maggiore in fase di correzione: due punti per le risposte esatte, -0,60 per quelle sbagliate. A questo saranno aggiunti un massimo di 15 punti per i titoli conseguiti dallo studente. Dal prossimo anno i bandi per l’ammissione alle scuole di specializzazione saranno pubblicati entro il 28 febbraio e le prove si terranno dopo sessanta giorni.