E ritornando sulla spinosa questione deli scatti di anzianità, la ministra ha detto che “c’è stata una catena decisionale di cui non ho avuto contezza, se non in ritardo e a cose fatte. E’ il frutto della frammentazione della materia su cui hanno competenza il Miur, il Mef e il ministero della Funzione Pubblica. Quando ho appreso, ho scritto quella lettera…”.
La Carrozza, infatti, dopo aver contattato Saccomanni per “chiedere di sospendere la procedura e ci sono riuscita“, ha spiegato come la marcia indietro del Governo non sia da considerarsi come “un successo perché si continua a pensare che gli insegnanti debbano fare sacrifici“.
“Sono sempre stata dalla parte dei professori – ha continuato il ministro – come testimoniato dai provvedimenti contenuti nel decreto l’Istruzione riparte“.
“Ho trascorso i primi mesi di governo ad affrontare una serie di emergenze. Ora stiamo lavorando alla costituente della scuola perché credo sia giunto il momento di una grande riforma della scuola ma non voglio sia calata dall’altro”. La ministra ha pure spiegato che “sulla base degli accordi Tremonti-Gelmini, le risorse arriveranno dai risparmi di spesa che ormai non bastano. Si lavora per cercare nuove risorse
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