“Mi aspetto che insegnanti, dirigenti scolastici e alunni, studenti, genitori siano coinvolti in una grande Costituente della scuola italiana in cui lo stato della scuola venga discusso davvero, come se fosse lo stato dell’Unione. Una Costituente dove si discuta davvero, senza pensare alle esigenze della singola categoria, che pure sono importanti. Però bisogna fare la somma di tutto e pensare ad una scuola a servizio del Paese. E’ il momento di pensare a questa Costituente della scuola”.
“E’ una scelta importante e un segnale. Voglio vedere quale altro settore assume undicimila persone in questo momento. Siamo gli unici che lo facciamo, e fa parte di un’inversione di tendenza che il Governo Letta ha voluto dare”.
Così il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha commentato la decisione di assumere 11.278 insegnanti per coprire le cattedre vacanti in vista le prossimo anno scolastico. “Il Consiglio dei ministri sul tema della scuola è molto compatto.
Tutti vogliamo dare fiato a questo settore e dare una prospettiva di lungo termine alla scuola. Crediamo che sia il momento di una riflessione non solo a breve termine, quindi riguardo le assunzioni, ma anche più a medio e lungo termine. Dobbiamo reinserire la parola futuro nella politica”.
“Gli stati generali dell’ università sono sicuramente un’ottima iniziativa. E’ importante che anche dalle università venga una riflessione sul futuro del sistema d’istruzione superiore, che si convochino assemblee, che si convochino tutti gli interlocutori possibili.
Quindi non posso che vederlo con favore.
È importante recuperare l’interlocuzione col mondo dell’Università ed anche il rapporto tra cittadini ed università, capendo quale è il loro ruolo in un Paese che è manifatturiero, che è portatore di cultura e che vive di beni culturali e di turismo, di qualità”.