Categorie: Politica scolastica

Carrozza: sì ad una legge sul negazionismo

”La voglia di impegnarsi sempre e comunque, perchè questo non avvenga mai più”’. Così si è espresso il 9 febbraio il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, al termine della visita al Sacrario della Memoria di Yad Vashem a Gerusalemme.

Il ministro – in Israele in visita di Stato – ha poi confermato il suo appoggio ad una legge sul negazionismo: ”l’ho fatto da parlamentare e da ministro. Più volte mi sono espressa al riguardo”. Carrozza – che nella visita a Yad Vashem era accompagnata dal presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna e dall’ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talo’ – ha ribadito la necessità che le scuole italiane siano sempre più coinvolte ”in questa opera di studio e di ricostruzione della Shoah”.

”In modo – ha spiegato – che tutto questo sia trasmesso nelle scuole e non sia solo un episodio del Giorno della Memoria. Ma – ha aggiunto – un percorso complessivo. Anche per capire l’importanza delle ricerche storiche che sono alla base delle ricostruzioni effettuate”.

Carrozza oggi ha visto sia il ministro dell’educazione Shai Piron sia quella della scienza Yaacov Perry: con il primo ha discusso, in base all’esperienza israeliane, di educazione all’imprenditoria: ”una materia che mi piacerebbe inserire nei programmi italiani per la scuola secondaria, l’università e anche per i dottorati”. Con Perry invece si e’ parlato del programma congiunto di ricerca individuando – ha spiegato – nuovi interessi come ”quelli per le malattie neurovegetative e per l’Alzheimer. ”Mi hanno chiesto informazioni – ha detto il ministro – sull’Agenzia spaziale italiana e ho risposto che siamo in fase di rinnovo dei vertici e che per il momento sono io il riferimento. Non cambierà comunque il nostro spirito di collaborazione con l’Agenzia spaziale israeliana”.

”Sia Piron sia Perry si sono detti molto interessati – ha proseguito il ministro – a scambi di studenti e a ricevere un maggiore numero di ricercatori e soprattutto di insegnanti. E questo mi sembra un valore aggiunto alla mia visita qui”. Per quanto riguarda la ‘scuola digitale’ – in cui gli israeliani sono molto avanti – Carrozza, che ha ricordato quanto possa essere importante anche in Italia, ha riferito che su questo aspetto sara’ presto organizzato a Gerusalemme un workshop. Così come lo stesso sarà fatto a Roma sulla scuola tecnico professionale in Italia ”a cui gli israeliani si sono mostrati molto interessati”.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024