“Con il prossimo Consiglio dei ministri aboliremo il bonus maturità, i dieci punti che l’esame di Stato regala a ogni studente promosso bene. Si sa, servono per la valutazione di un test d’accesso universitario che ne vale cento”.
Lo dice durante la festa del Pd e l‘argomento è all’odg; poi prosegue: “L’abbiamo guardato da tutte le parti, ho insediato una commissione tecnica apposta, abbiamo capito che è difficile introdurre un premio che garantisca giustizia. Sono giunta alla conclusione che sia impossibile. Abbiamo provato a cambiare il bonus a giugno, a renderlo più equo, adesso è l’ora di fermarci. Per i test del 2014 il bonus maturità non ci sarà. La commissione ministeriale, in un secondo momento, ci dirà qual è il modo migliore per premiare gli studenti più efficaci delle scuole superiori”.
In riferimento al consiglio dei ministri di lunedì 9 settembre, la ministra annuncia i tre obiettivi principali:
1) “abbassare il costo dell’istruzione per gli studenti”, ma si sta lavorando, dice Carrozza “a un pacchetto trasporti, bus e treni, per gli studenti. Iniziamo a introdurre un welfare scolastico”.
Ma la ministra vorrebbe pure cambiare approccio agli esami di stato, introducendo “l’orientamento universitario già dal quarto anno di superiori, alla fine del quarto anno uno studente dovrà essere già entrato in un ateneo e aver fatto stage in aziende, società, enti pubblici. Priorità per gli studenti di istituti tecnici e professionali. Oggi un diciannovenne arriva all’estate della maturità e non sa nulla del suo futuro, delle sue reali attitudini. Anche per questo ho confermato ad aprile, prima della maturità, il test di ammissione alle facoltà universitarie”.
“L’Italia”, continua a dire Carrozza, “non dovrà mai più sfornare un laureato che a 25 anni non ha mai fatto un lavoro, neppure il cameriere. Le multinazionali oggi assumono laureati su tre criteri: primo, chi ha chiuso l’università in tempo. Secondo, chi ha fatto l’Erasmus. Terzo, chi ha fatto stage o lavori. Con il decreto del Fare abbiamo già introdotto i tirocini formativi da 400 euro al mese in azienda. Metà li paga lo Stato, metà il privato. Inizieremo nel 2014”.
2) Il Miur ”è l’unico che non ha subito tagli legati alla compensazione per togliere l’Imu, e questo dice dell’attenzione del governo per scuola e università. Dico anche che vogliamo introdurre un numero consistente di insegnanti di sostegno, visto l’aumento del numero degli studenti disabili o comunque bisognosi di un’attenzione speciale. In generale stabilizzeremo i precari cercando di avvicinare l’organico di diritto della scuola all’organico di fatto. Chi ha insegnato a lungo deve poter essere assunto”. Ma soprattutto, dice la ministra: “ Non bandirò più un concorso pubblico per assumere docenti in queste condizioni. In Toscana e Lazio le commissioni non hanno concluso il lavoro, altrove mancavano classi di concorso, mancavano discipline. Prima di pensare a nuovi concorsi dobbiamo ridare certezza a chi già nella scuola lavora”.
3° punto all’esame del Cdm riguarderà l’obiettivo di avere scuole sicure e moderne.
“L’edilizia scolastica è un argomento che sta a cuore al presidente Napolitano, l’ho appena incontrato. Abbiamo messo a bilancio, insieme all’Inail, 450 milioni, e tutte le regioni hanno preparato i loro piani. In Sicilia gli enti locali lasceranno gli edifici in cui pagano un affitto per spostare le attività in strutture completamente nuove”. E la ministra dice pure che vuole reintrodurre la geografia, tagliata per motivi di bilancio. In particolare la geografia economica”. E infine per non scordare la mission del suo ministero, Carrozza dice: “Pubblica è un aggettivo bellissimo, che sento molto mio. Io sono il ministro della Pubblica istruzione”.
Ma la ministra, in un’intervista a Radio Vaticana, ha annunciato pure che il governo sta lavorando ”ad un provvedimento con la Banca Europea degli Investimenti per investire nelle nuove scuole”, poichè ”abbiamo oltre 1000 scuole in affitto”.
La sicurezza degli edifici scolastici è ”una linea prioritaria. Nel Decreto del Fare abbiamo già introdotto 300 milioni di euro più altri 150, di cui 300 milioni da un accordo con l’Inail e gli altri 150 milioni attribuiti alle Regioni che hanno già provveduto a tutti gli adempimenti. Questo è un primo segnale molto importante”.
Carrozza ha detto di voler ”lavorare con il ministero delle Infrastrutture, ne ho già parlato con il ministro Lupi, per capire quello che e’ successo sui finanziamenti del passato. Fare poi una verifica e capire se possiamo intervenire per velocizzare i provvedimenti”. Per i precari della scuola, ha aggiunto il ministro, ”farò tutto il possibile affinchè questo sia il primo di una serie di reinvestimenti sulla scuola”