Carrozza: spazio ai giovani ricercatori

La quale, riporta il Sole 24 Ore, ha pure aggiunto: ‘Il prossimo anno sarà l’anno dei ricercatori: dobbiamo proteggere questo patrimonio e dare opportunità ai ragazzi che hanno finito il dottorato”. 


Dare speranze alle generazioni dei giovani ricercatori, da quelli appena usciti dal dottorato e che non hanno ancora 30 anni ai quarantenni, è per Carrozza una ”linea di indirizzo del governo in materia di ricerca”.
Dare nuove opportunità ai giovani è la priorità, ha affermato, ”poi seguiranno misure e investimenti in questa direzione”.


Il primo atto importante, ha osservato la ministra, è contenuto nel Decreto del Fare ed è lo sbocco del turnover dal 20% al 50%: ”una svolta storica e che crea nuove opportunità di reclutamento per i giovani”.
Per il futuro, ha aggiunto, sono almeno tre gli appuntamenti importanti in questa direzione.

Il primo è fissato per il 3 settembre, quando Carrozza incontrerà il comitato di Horizon 2020, il programma quadro per la ricerca europea per il periodo 2014-2020, il più vasto finora lanciato dalla Commissione Europea.
Un appuntamento che è ”una sfida”, come lo ha definito il ministro, e al quale l’Italia si prepara con un comitato rinnovato a fine luglio. L’incontro con il nuovo comitato Maria Chiara Carrozza lo ha fissato per il 3 settembre: primo atto del ”coordinamento stretto” che il ministro intende promuovere per favorire la ricerca italiana in ambito europeo.


Il secondo appuntamento, entro metà settembre, sarà un nuovo bando con fondi Firb (Fondo per gli investimenti della ricerca di base) dedicato in particolare ai giovani ricercatori.


Nel terzo appuntamento, ”entro ottobre” a Roma, il ministro intende incontrare i giovani ricercatori hanno la responsabilità dei loro progetti. Oltre ad aumentare il numero dei ricercatori, il ministro intende dare ”empowerment” ai giovani, ossia mettere in atto misure e iniziative volte a favorirne crescita, autonomia e indipendenza. ”Intendiamo privilegiare le università nelle quali i giovani ricercatori hanno la responsabilità dei loro progetti”, ha detto il ministro a proposito del giro di visite che ha in programma nelle università di tutto il Paese. Il ministro Carrozza intende conoscerli direttamente e riunirli a Roma: ”voglio parlare con loro, vederli da vicino, sentire che cosa pensano, vorrei che avessero un’indipendenza sempre maggiore”.

Redazione

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