"La lungimiranza di questo articolo 9 è fondamentale e sorprendente. Il Mibac raccoglie questa idea che istruzione e cultura procedano insieme ed è proprio nella scuola che bisogna continuare a coltivare questo nostro patrimonio".
"Voglio ricordare a tutti che gli studenti e gli insegnati che sono e saranno al centro delle nostre politiche, ma anche il loro ‘contenitore’ – ha spiegato la ministra Carrozza – l’edilizia scolastica sarà al centro dei nostri impegni. Ricerca e scuola devono diventare prioritari per il nostro Paese. Quello che chiedo a voi è di aprirsi e parlare, stimolando il confronto. La scuola ha bisogno di essere aperta per dimostrare le enormi possibilità che ha".
In un secondo momento, illustrando le linee programmatiche del suo dicastero alle Commissioni Istruzione di Senato e Camera, in seduta congiunta, ha lanciato "un nuovo piano triennale di assunzione in ruolo del personale precario per il 2014/17, periodo per il quale è previsto un turn-over complessivo di 44.000 unità".
Secondo la ministra "è opportuno varare" il piano "per assicurare l’assorbimento delle consistenti masse di personale precario che tuttora presta servizio con contratti a tempo determinato nella scuola e per evitare ogni tipo di tensione, anche in considerazione del fatto che le nomine per l’a.s. 2013/2014 saranno necessariamente limitate, attesa l’incidenza preponderante della ultima riforma del sistema pensionistico sulle cessazioni dal servizio al prossimo 1 settembre 2013".
"Si procederà garantendo il giusto equilibrio tra assorbimento del personale precario e concorso pubblico".
Subito dopo la senatrice del Pd, Francesca Puglisi, capogruppo Commissione Istruzione al Senato, a nome dei membri del Pd della Commissione, ha espresso "sincera soddisfazione e apprezzamento per l’ampio programma presentato oggi dalla Ministra Maria Chiara Carrozza".
"Finalmente – ha sottolineato la parlamentare – un programma chiaro che può ricostruire un clima di fiducia nel mondo della scuola ed una reale volontà di investire nel capitale umano, come precondizione per l’equità, la mobilità sociale e la crescita".
"Il programma di interventi di sistema per l’edilizia scolastica, la semplificazione istituzionale e normativa della scuola, la valorizzazione del personale scolastico e una seria lotta alla precarietà per garantire continuità didattica agli studenti attraverso la definitiva affermazione dell’organico funzionale, gli interventi proposti per garantire apprendimenti di qualità e per combattere la dispersione scolastica, la diffusione della scuola dell’infanzia e del tempo pieno nella scuola del primo ciclo, sono le priorità che aspettavamo da molto tempo".
"La volontà di puntare sull’innalzamento dei livelli di istruzione della popolazione italiana, riallineando gradualmente al resto d’Europa il fondo nazionale per il diritto allo studio e un serio piano nazionale per la ricerca – ha concluso Puglisi – non sono le linee di una politica settoriale, ma un’attuazione specifica delle politiche generali del governo Letta per la crescita e il rilancio dell’occupazione giovanile."
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