La carta del docente resterà ancora per il prossimo anno e forse anche oltre. Sta scritto nero su bianco nella legge di bilancio, anche se né il Ministro né altri esponenti della maggioranza ne hanno dato notizia.
Fin dalla sua comparsa, la Carta è stata vista con molto sospetto da buona parte dei docenti che però alla resa dei conti hanno finito per utilizzarla.
Di tanto in tanto anche qualche sindacato è intervenuto per chiederne l’abolizione (clamorosa la sortita del segretario nazionale Uil Scuola Pino Turi che qualche tempo fa ebbe a dire che la carta andrebbe abolita perché spesso viene usato per acquisti truffaldini di lavatrici e altri elettrodomestici).
Ma adesso si scopre che nella legge di bilancio 2019 sono stati inseriti i fondi necessari a finanziare la carta sia per il 2019/20 sia per gli anni successivi
Per il momento, quindi, l’idea di eliminare la carta e di utilizzare la stessa somma per ritoccare gli stipendi dei docenti non sembra essere nelle intenzioni del Governo.
Forse anche perché sono tutti bene consapevoli che se i 370 milioni della carta si trasferissero sugli stipendi comporterebbero un aumento netto di 25 euro mensili al massimo.
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