Intervenuta nel corso della diretta della Tecnica risponde live di martedì 8 ottobre 2024, in seguito alla riunione tra il ministro Valditara e le sigle sindacali, la segretaria generale della Flc Cgil Gianna Fracassi ha parlato dei temi della riunione, tra cui Carta del docente, precari e contratto:
Precari? “Sono numeri ancora provvisori, soprattutto i numeri su sostegno perché anche il Ministro ha ammesso che c’è un fenomeno in crescita, lo scorso anno mi sembra che le deroghe si sono attestate, se non ricordo male sui 150.000 e quindi questo significa che, tenendo conto di tutte le cifre che ci sono state date, ma che noi avevamo un po’ anticipato durante l’estate, arriveremo e forse supereremo quei 250.000 precari nella scuola italiana e questo è un tema”.
“Ci sono due problemi e due impegni che purtroppo però devono prevedere risorse aggiuntive: il primo la stabilizzazione sul sostegno perché noi abbiamo tantissime deroghe che a questo punto devono essere stabilizzate, in secondo luogo il tema dei concorsi e soprattutto la sospensione del prossimo concorso Pnrr perché è evidente che tu ancora non hai chiuso le graduatorie degli idonei 2020 e 2023, non puoi fare un altro concorso, tra l’altro noi abbiamo anche scritto alla Commissione Europea, terza questione dev’essere interrotto questo mercimonio di titoli spesso falsi che scarica sulle spalle del personale precario e crea anche situazioni di ingiustizia tra gli stessi precari, i costi della Formazione. Qui stiamo parlando di cifre mirabolanti di soggetti senza scrupoli, spesso collocati all’estero e le modifiche che sono state fatte anche normativamente, producono ulteriori ingiustizie mettendo precari gli uni contro gli altri, questo non è possibile, su questo si deve fare non solo chiarezza ma si può prendere un impegno”.
Carta del docente sì ma non ai precari
Card docenti? “C’è stata confermata dal 14 Ottobre la possibilità di accedere ai €500 della card, però se abbiamo capito bene soltanto per il personale a tempo indeterminato. È chiaro che qui avendo questa mole di precariato pensiamo che questa sia una discriminazione ulteriore, tra l’altro siamo stati sanzionati, avviata la procedura di infrazione giusto la scorsa settimana, se facciamo questa operazione di ulteriore discriminazione su una parte importante come quella retributiva mi sembra che diamo ragione all’Unione Europea anche da questo punto di vista”.
“Il motivo è perché non ci sono i soldi, questo abbiamo capito, perché il punto e l’elemento di criticità per noi molto forte di tutto l’incontro al netto della buona volontà del chiederò, prenderò l’impegno è che sulle questioni diciamo fondamentali che abbiamo chiesto tutti, stabilizzazione del personale, eliminazione per esempio del turnover sugli Ata, quindi assunzione almeno dei 20.000 ATA in organico di diritto e poi stabilizzazione del personale sull’organico di fatto e contratto con tutto quello che vuol dire. Qui diciamo invece purtroppo le risposte in questo momento non ci sono state date e questo è un tema anche perché siamo a pochi giorni dalla redazione della Legge di bilancio, quindi la questione risorse investimenti e sul sistema di istruzione per noi fondamentale è sul rinnovo del contratto che si va a rinnovare con un’inflazione cumulata che è di circa 2/3 superiore alle risorse disponibili.”
Contratto e aumenti
Aumenti? “Sarebbero 137 euro medi lordi di cui una parte già distribuiti, circa la metà, non ci risulta si arrivi ai 160 di cui parla il Ministro. A parte l’incontro che c’è stato oggi col Ministro, questo è stato confermato giusto dieci giorni fa, all’incontro che Cgil, Cisl e Uil hanno avuto col ministro dell’economia, questo è un dato come dire incontrovertibile ma va cambiato, 578 con quello che significa vuol dire che tu darai veramente molto molto poco al personale della scuola.”