Tantissime le sentenze favorevoli per tutti quei docenti a tempo determinato esclusi per anni dal bonus di 500 euro.
Catania, Milano, Arezzo, Trani, Rovigo: una vera pioggia di successi per i ricorrenti MSA. Sono tantissimi i docenti a tempo determinato che, grazie al ricorso patrocinato appunto da MSA (comparto scuola) in collaborazione con lo studio legale Ricorsi Scuola – Avvocati Zinzi e Bongarzone, hanno ottenuto un importante riconoscimento da parte dei Tribunali del Lavoro. Anche i precari, infatti, hanno diritto a ricevere il bonus di 500 euro, in modo tale da annullare quella disparità di trattamento che fino ad oggi è stata palese. Indipendentemente dalla tipologia di contratto, ogni docente merita la possibilità di un adeguato aggiornamento professionale e, le numerose sentenze in atto, attestano e confermano tale orientamento. Tutto ciò, del resto, in linea con quanto affermato dalla Corte di Giustizia europea, la quale ha messo in discussione l’articolo 1 della Legge n. 107/2015. Quest’ultima – si legge nella sentenza – limitando la concessione del bonus esclusivamente al personale di ruolo, entra in contrasto con il divieto di discriminazione fissato dalla clausola n. 4 dell’accordo quadro europeo in materia di lavoro a tempo determinato.
Appare, dunque, evidente l’orientamento da parte dei Tribunali i quali, uno dopo l’altro, stanno accettando i ricorsi in atto, garantendo ai docenti non soltanto il bonus in questione, ma anche gli anni di arretrati corrispondenti al servizio svolto.
“Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti” commenta il Prof. Luciano Scandura, responsabile dell’Associazione MSA comparto scuola. “Sono numerosi i Tribunali che stanno dando ragione alla nostra tesi. Del resto, in termini di sviluppo delle competenze professionali, tutti i docenti presentano gli stessi diritti e gli stessi doveri. Dunque, sia il personale di ruolo che quello non di ruolo merita di poter usufruire di beni e servizi formativi, di aggiornarsi professionalmente, accedendo, appunto, alla carta docente. Speriamo di poter ottenere un definitivo riconoscimento, annullando anni di disparità assolutamente illegittima. Nonostante la fiducia in un futuro cambiamento, per il momento il ricorso rimane l’unica possibilità: di conseguenza, siamo pronti a proseguire con impegno nella nostra azione legale” aggiunge il Prof. Scandura.
A tal proposito, MSA ricorda che è possibile, per tutti i precari, aderire al ricorso GRATUITO per richiedere al Ministero il pagamento del bonus di 500 euro. Per qualsiasi dubbio o richiesta di chiarimento, è possibile contattare MSA, inviando un messaggio WhatsApp al numero 392-6225285.
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